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Stop veicoli Euro 0: data ultima e emendamento

Per svecchiare il parco macchine italiano e stato varato un maxi piano per i veicoli immatricolati prima del 1992.

Per mandare definitamente in pensione le vetture omologate prima del 1992, che siano Auto storiche oppure “auto vecchie”, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi ha detto stop alla circolazione dei veicoli Euro 0 con un emendamento prevede il divieto di circolazione “per i veicoli adibiti a trasporto di persone con una massa massima non superiore a 5 tonnellate a benzina senza catalizzatore o non ecodiesel”.

La data fissata per l’entrata in vigore della nuova legge è il 1 gennaio 2019.

L’emendamento tratta dei veicoli immatricolati prima del 31/12/1992, data dopo la quale è diventata obbligatoria l’omologazione alla classe Euro 1, compresi pullman e autobus pubblici, praticamente tutti i veicoli a benzina senza catalizzatore e quelli “non ecodiesel”.

Il governo ha stanziato circa 500 milioni da spendere in tre anni per l’acquisto dei mezzi su gomma più attuale, visto che “Abbiamo il parco macchine pubbliche più obsolete d’Europa“, ha affermato il ministro  Maurizio Lupi, “Se in circolazione ci sono ancora degli ‘Euro 0’ vuol dire che i pullman che portano in giro le persone hanno quasi 30 anni.“.

Ma, mezzi pubblici a parte, la notizia creerà certamente malumori, in particolare da parte dei proprietari di auto storiche, ai quali potrebbe essere negato il permesso di circolare liberamente. Auguriamoci che siano messe in atto delle misure di deroga per le auto d’epoca,  come già avviene in alcuni Paesi Europei,

Sarebbe necessario, in ogni caso, tenere conto nel nuovo decreto di tutti quegli automobilisti che non possono o non vogliono disfarsi della propria “veterana”  per affetto o per necessità, visto che le auto “ventennali”, difficilmente vengono usate quotidianamente, quindi anche l’inquinamento eventualmente provocato si riduce al minimo, pur trattandosi di veicoli Euro 0. Tra l’altro, se tutti i proprietari di auto con data di immatricolazione precedente al 1992 dovessero far rottamare la propria vettura per acquistare un’auto di ultima generazione, nascerà sicuramente un problema economico dovuto alla grossa mole di lavoro  che verrebbe a mancare a ricambisti e officine.

Del resto,  una recente rilevazione di Osservatorio Autopromotec, indica come il 34% delle auto circolanti in Italia, cioè oltre 11 milioni di autoveicoli Euro 0, 1 e 2, ha più di 13 anni, e questo ha inevitabilmente portato allo “stop” alla circolazione per i veicoli Euro 0 dal 1 gennaio 2019 stendendo un programma per ottenere un totale rinnovamento nel giro di quattro anni.

Il ministro Lupi afferma: In questi quattro anni, credo che si potrà ottenere il rinnovamento, che porterà dei vantaggi per l’ambiente, per la sicurezza e per la filiera industriale”.

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