Che il Gruppo Volkswagen stia puntando alla grande sulle auto con alimentazione fuel cell a idrogeno, lo si è ben capito al recente Salone di Los Angeles, dove oltre alla Audi A7 H-Tron è stata svelata la Golf SportWagen HyMotion. Quest’ultima è destinata ad affiancare le altre Golf altamente ecologiche, ossia quella elettrica e la GTE ibrida plug-in.
Fin classico foglio bianco, il pianale MQB modulare trasversale (destinato alle vetture medie del Gruppo Volkswagen) è stato pensato anche in funzione delle motorizzazioni fuel cell. Conseguentemente, la Golf SportWagen HyMotion non ha richiesto adattamenti particolari e impiega le sue brave bombole in fibra di carbonio, destinate a contenere l’idrogeno. Idrogeno che emette solamente vapore acqueo, mentre riguardo l’autonomia la Casa di Wolfsburg dichiara una percorrenza fino a 500 km. Non male; i problemi sono semmai dovuti alle difficoltà nel fare “un pieno di H”, a causa della scarsissima presenza di distributori in tutto il mondo. Speriamo, al riguardo, che le cose cambino. E, possibilmente, in fretta.
In dettaglio, la cella a combustibile della Volkswagen Golf HyMotion eroga 136 CV, aziona il motore elettrico “preso in prestito” dalla e-Golf e utilizza una batteria. Quest’ultima, ad alto voltaggio e agli ioni di litio, entra in azione sia nella fase di avviamento che sottoforma di overboost per il pieno spiegamento di potenza. Inoltre, la suddetta batteria si ricarica (anche) tramite l’energia cinetica, sottoforma di frenate e decelerazioni. Riassumendo, la Golf SportWagen HyMotion ha una unità a celle di combustibile collocata anteriormente, al posto del motore termico e assieme al propulsore elettrico, garantisce 500 km di autonomia e anche uno scatto da 0 a 100 km/h in 10” netti. Ma ora, visto e considerato che il futuro è realtà, occorrono (parecchi) distributori di idrogeno.
Gian Marco Barzan
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