Abbiamo messo a confronto 6 modelli di utilitarie particolarmente significativi, ovvero: Citroen C1, Fiat Panda, Hyundai i10, Lancia Ypsilon, Peugeot 108 e Toyota Aygo.
Le vetture ultra compatte recitano ancora oggi “la parte del leone” sui mercati internazionali, grazie alle loro indiscusse doti urbane, alla facilità di guida e ai costi complessivi di gestione contenuti.
Ordinatela con il tetto apribile in tela e avrete l’erede ideale della 2 CV. Stiamo parlando della Citroen C1, lunga 3,47 metri, larga 1,62 e alta 1,46 metri, disponibile sia in configurazione a 3 porte che in quella a 5. Quest’ultima è particolarmente indicata quando si ha la famiglia al seguito; senza dimenticare che lo spazio a bordo è niente male. Quanto ai motori, vi sono le unità a benzina 1.0 VTi (69 CV) e 1.2 VTi (82 CV); entrambe brillanti ma caratterizzate da una rumorosità non proprio gradevole agli alti regimi. Sicura e intuitiva da guidare, la Citroen C1 è l’auto ideale per gli automobilisti “alle prime armi”. Ma il consiglio spassionato che vi diamo è questo: evitate di richiedere il cambio robotizzato, poiché è lento e mostra poca linearità di funzionamento.
E’ una delle poche vetture compatte “Made in Italy”. E questo, detto francamente, già da solo “vale il prezzo del biglietto”. La Fiat Panda, infatti, viene prodotta nel rinnovato stabilimento Giovanni Battista Vico di Pomigliano d’Arco, a pieno beneficio della qualità di realizzazione che è semplicemente impeccabile per verniciatura e assemblaggi. Caratterizzata dalle dimensioni 3,65 x 1,64 x 1,55 metri, l”utilitaria” italiana è proposta con due motori a benzina (0.9 Turbo TwinAir 85 CV e 1.2 Fire 69 CV), un turbodiesel (1.3 16V MultiJet 75 CV) e due propulsori bifuel. Questi ultimi, nello specifico vertono sul 1.2 a GPL/benzina (69 CV) e sullo 0.9 TwinAir Turbo a metano/benzina (80 CV). Non manca, infine, la versione 4×4 (con motori 0.9 TwinAir Turbo 80- 85 CV e 1.3 16V Multijet 75- 80 CV).
La premiante filosofia “compatta fuori, grande dentro” rappresenta uno dei punti a favore della Hyundai i10. Tale vettura, infatti, è lunga 3,67 metri, larga 1,66 e alta 1,50 metri e offre cinque comodi posti. E a proposito del comfort, l’utilitaria di Seul vince “a mani basse” contro le protagoniste di questo confronto, in virtù di sospensioni morbide e silenziosità dei motori. Motori che sono due a benzina (1.0 da 66 CV e 1.2 da 87 CV) e un bifuel GPL/benzina (1.0 da 67 CV). Difetti? Lo sterzo è piuttosto vago nel “trasmettere informazioni” al guidatore, ma in compenso tenuta di strada e stabilità sono da prima della classe, nonostante gli ammortizzatori tarati (parecchio) sul morbido. Infine, la i10 può essere ordinata anche con un buon cambio automatico.
Tutta la classe Lancia in formato compatto. E’ questo il ritratto più fedele della Ypsilon ultima generazione, proposta per la prima volta a cinque porte e che sfoggia le dimensioni 3,84 x 1,67 x 1,52 metri. Comoda e silenziosa, l’utilitaria italo-polacca (è prodotta nello stabilimento di Ticky) propone due motori a benzina ( 0.9 TwinAir Turbo 85 CV e 1.2 Fire 69 CV), un turbodiesel (1.3 16v MultiJet 95 CV) e due unità a doppia alimentazione. Queste ultime sono la 1.2 GPL/benzina (69 CV) e la 0.9 TwinAir Turbo metano/benzina (80 CV). Tutte motorizzazioni brillanti, ben coadiuvate da un assetto preciso e in grado perfino di far divertire il guidatore nei percorsi ricchi di curve. Aspetto che le precedenti Ypsilon (per non parlare della Y10) giusto “si sognavano”.
Non è un mistero che la Peugeot 108 sia “parente stretta” di Citroen C1 e Toyota Aygo, tuttavia come avviene per le “cugine” ha una sua personalità stilistica ben definita. Quanto alle dimensioni, la piccola del Leone è lunga 3,48 metri, larga 1,62 e alta 1,46 metri, a fronte di un’abitabilità più che buona. Riguardo le motorizzazioni, esse sono esclusivamente a benzina e vertono sulla 1.0 VTi (69 CV) e sulla 1.2 VTi (82 CV), entrambe brillanti e poco “assetate” di carburante. Anche in questo caso, come avviene per la C1, la 108 è disponibile sia in versione a 3 porte che in quella a 5. Infine, il comportamento su strada è impeccabile, ma nel contempo lascia spazio al comfort nella migliore tradizione delle vetture francesi. Sconsigliabile il cambio robotizzato a 5 marce opzionale (le motivazioni sono le stesse della C1).
Se confrontata con C1 e 108, la Toyota Aygo è senz’altro quella più originale. Merito del frontale con motivo a “X” che conferisce una certa aggressività all’insieme, senza sconfinare in eccessive pretese. Quanto agli ingombri, la piccola giapponese è lunga 3,46 metri, larga 1,62 e alta 1,46 metri, mentre le configurazioni di carrozzeria sono a 3 e a 5 porte. Riguardo l’abitabilità, vale il discorso fatto per C1 e 108, ovvero non si potrebbe chiedere di più. Semmai rispetto alle “cugine”, l’Aygo è svantaggiata dal fatto di proporre un solo motore anziché due, nella fattispecie il brillante 1.0 VVT a benzina da 69 CV. Motore che sale di giri che è un piacere, ma anche altrettanto di decibel. In conclusione, evitate il cambio robotizzato opzionale. Il perché lo conoscete già.
Gian Marco Barzan
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