Neopatentati: soluzioni “low-cost”
Anche prendendola con molta filosofia, non si può certo dire che la vita di un neopatentato sia “low-cost”, tra assicurazione e acquisto di un’ auto nuova. Ad ogni modo si possono trovare delle soluzioni che fanno risparmiare anche chi da poco è entrato nel mondo dei guidatori.
Appena conquistato quel tanto agognato documento che gli permette di guidare, il neopatentato deve tener ben presente che: in caso di effrazioni, le penalizzazioni dei punti sulla patente vengono raddoppiate, i limiti di velocità sono più rigidi, le auto di grossa cilindrata non possono essere guidate, i costi dell’assicurazione sono a dir poco impegnativi.
Questo accade principalmente per tre motivi: la classe di merito di partenza CU 14, la giovane età e la patente conseguita da poco. È stato infatti statisticamente provato che gli incidenti provocati dai neopatentati sono in numero significativamente maggiore rispetto a quelli causati da persone con svariati anni di esperienza: questo fa si che le assicurazioni corrano ai ripari e, anche in caso di un eventuale intestazione o cointestazione da parte di un neopatentato, i premi assicurativi salgono alle stelle.
In Italia la differenza dei premi assicurativi tra neopatentati under ventisei e guidatori esperti può raggiungere il valore di svariate centinaia di euro, arrivando a cifre come 1500 euro nei comuni del Nord e 2500 euro in quelli del Sud.
Ecco quindi alcune soluzioni che vengono in soccorso dei neopatentati:
• La legge Bersani, che permette a chi per la prima volta si intesta l’assicurazione di non partire dalla quattordicesima classe di merito, ma di ereditare la classe più bassa di un convivente che appartiene al suo stesso stato di famiglia. Il premio di una classe ereditata è più alto di una vera, ma risulta comunque più conveniente della tariffa prevista per la CU 14.
• Il patto per i giovani, accordo realizzato tra Ania, Polizia di Stato e Associazione dei Consumatori: è un’iniziativa che ha lo scopo di ridurre il tasso di incidenti stradali facendo stipulare un patto tra il guidatore in erba e la sua compagnia assicurativa. In sostanza il neopatentato, in cambio di agevolazioni sul costo della polizza, si impegna a guidare seguendo regole di buona condotta: cinture di sicurezza allacciate, alcolici o sostanze stupefacenti banditi, limiti di velocità e distanza di sicurezza rispettati… Criteri da non sottovalutare, perché in caso di incidente dovuto al mancato rispetto di queste regole, l’assicurazione potrà esercitare il Diritto di rivalsa, che si tradurrà in un una restituzione di una percentuale o dell’intero risarcimento da parte del conducente alla compagnia.
• L’AEB, il sistema di frenata automatico, che avverte eventuali situazioni di pericolo e permette di evitare l’impatto attraverso una frenata parziale o totale. Si stima che i tamponamenti a bassa velocità sono per la maggioranza riconducibili all’inesperienza dei neo-guidatori: la presenza del sistema di frenata automatico, che contribuisce a diminuire il numero di questo tipo di incidenti, permette di avere uno sconto sul prezzo della polizza.
Non che queste soluzioni azzerino del tutto i costi che un neopatentato deve affrontare, ma offrono un sicuro risparmio.
Manuela Caputo
E’ interessant, però quanti saranno i genitori che potranno stipulare polizze con le clausole indicate? A mio avviso potrebbe essere un grande rischio!