Rca a chilometraggio: quando conviene?

Per risparmiare si usa sempre meno l’auto, quindi perché non avere una polizza che si paga in base ai soli chilometri percorsi? Questa è la logica che sta dietro a chi sceglie una Rca a chilometraggio. Vediamo per chi effettivamente conviene e per chi no.

Poniamo di possedere una decappottabile che utilizziamo, a buona ragione, soltanto nei mesi primaverili ed estivi: non sarebbe comodo avere una polizza che paghiamo solo in base ai chilometri che percorriamo? Oppure ipotizziamo di avere nelle nostre vicinanze gran parte di ciò che ci interessa (scuola, lavoro, supermercato, stazione, amici e parenti), motivo per cui facciamo un uso davvero limitato dell’auto: anche in questa situazione un’assicurazione dalla formula “pay per use” verrebbe incontro alle nostre esigenze e al nostro portafoglio.
Ma come funziona questo tipo di polizza? La Rca a chilometraggio è un’assicurazione a consumo che ci permette di pagare un premio che varia al variare dell’utilizzo della nostra autovettura. Il premio viene definito in base a delle fasce di percorrenza (ad esempio: da 0 a 5.000 km, oppure da 0 a 8.000 km): l’assicurato sceglierà quella più vicina alle proprie esigenze e  pagherà la quota fissa indicata nel contratto, a garanzia dell’agenzia assicurativa.

Il pagamento può essere annuale o suddiviso a rate: nel secondo caso l’assicurato dovrà versare una quota fissa iniziale per poi dividere il resto dell’importo in tre o quattro rate, il cui ammontare varia in base alla fascia chilometrica scelta.

In caso di sforamento del limite di chilometri previsto, la compagnia addebiterà un costo aggiuntivo in base ai chilometri percorsi in più, in caso di polizza annuale, oppure una maxi quota finale, se il pagamento avviene a rate.
Per verificare gli effettivi spostamenti, la compagnia assicurativa installa sul veicolo un impianto Gps, che le permetterà di fare i dovuti calcoli ed elaborare il relativo premio. Inoltre il dispositivo Gps funziona come una sorta di scatola nera e può quindi rivelarsi utile in caso di incidente – ricostruendo le dinamiche del sinistro e richiedendo eventualmente soccorso – o in caso di furto – fungendo da localizzatore.
Si calcola che questa polizza possa portare ad un risparmio che va dal 30 % al 65%,  ma risulta davvero conveniente solo per chi utilizza poco la macchina. In linea generale, è consigliata per chi percorre meno di 5.000 km all’anno (circa 417 km in un mese, che corrispondono a circa 14 km al giorno); se la percorrenza media annua è tra i 5.000 km e i 10.000 km, la convenienza della Rca chilometrica è già dubbia ed è meglio verificare se una normale polizza non costi meno; oltre i 10.000 km all’anno è consigliabile una polizza tradizionale.
Quindi verificate bene la sua effettiva convenienza in base ai vostri spostamenti, perché 14 km al giorno li si percorre molto facilmente, dovrete sempre tenere d’occhio il contachilometri e sicuramente non utilizzerete il vostro veicolo per muovervi in completa indipendenza.