“Le auto giocano un ruolo central in molti film. Sono spesso parte della visione del futuro di chi dirige” ha affermato Luca de Meo, del management Vendite e Marketing Audi AG. Dal succo di altri suoi commenti si percepiscono concetti tipo: il potere dell’immaginazione viaggia vicino allo spirito dei nostri ingegneri ed è quanto si è cercato di dimostrare al Berlinale.
La sua parte l’ha avuta anche il film di Ingolstadt; 20 minuti di “corto” che ha vinto il suo bel Award, per la produzione di Programmkino arthouse.
Al di là di questo, la finale ha premiato Momoko Seto per “Planet ∑”.
- Riconoscimento internazionale e 20.000 Euro per la giapponese produttrice del corto di 12 minuti. Da freelance film maker, Seto è così riuscita a entrare nel cosmo dei filmatori riconosciuti, con passione particolare per le tecniche e la scientifica.
Fabrizio Romano
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