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Auto e Colori – La moda, i gusti, le techno adesive

Le tinte proposte sui nuovi modelli, dal metallizzato al micalizzato, al glitter, dall’effetto granulato che trova un leader nella differenziazione del nero opacizzarìto, fino al bicolore o all’applicazione di pellicole (vedi “effetto Shelby”, carbon look o mimetico, segnano le tendenze alla moda.

Questo per quanto riguarda le proposte delle nuove tavole colori da parte dei marchi. I micalizzati e i granulati, ma anche i biColori sono ormai elementi distinti di vari Brand (si pensi a esempi come Peugeot, Citroen e DS, Kia, smart, Mercedes). Al punto che le aziende specializzate nel coprire la carrozzeria con pellicole anti-graffio e effetti vari: guerriglia, techno, foresta, ecc. devono sfornarvi a trovare sempre nuove tecnologie di personalizzazioni che possano risultare attrattive anche nei confronti del nuovo mondo delle tinteggiature. Ma La scelta di un colore inciderà sul valore dell’usato? Oggi è un Plus, domani non si sa, ed è complicato fare pronostici reali.

La Mass Customization “dovrebbe” soddisfare i desideri di ogni tipo di cliente in relazione al target del modello.

Le novità sono ben accolte se azzeccate per il modello, evitando la confusione.

La personalizzazione può rendere la carta vincente e il colore o i colori di un’auto accelerarne il successo, ma i temi classici restano, per non comprometterne la diffusione.

Un annetto fa, la Top 10 mondiale vede il bianco primeggiare (25%), seguito da nero e argento (18%), grigio (12%), rosso (9%), da colori neutri come blu (8%), grigio (10%), verde (2%).

Ma i rapporti mutano secondo le multinazionali di vernici, a seconda del continente.

In Europa è il nero arriva al 26% grazie all’effetto granulato, o carbon look. Il bianco segnava ancora oltre il 20%, argento (16%), blu (10%), rosso (7% erano una garanzia). In Asia piaceva l’argento (25%) e il bianco (23%). Negli USA il bianco resta ancora nelle preferenze di un 20%, poco più di argento e dal nero.

Il rosso è votato a diventare più “gettonato”, ma sulle piccole il bicolore furoreggerà ancora un bel po’, come il nero granulato tra le sportive.

Ma i parchi auto aziendali e noleggio tendono ancora ad andare sul classico; grigio, blu e nero sono sempre la tranquillità. Con qualche azzardo per il rosso (dal 18% al 22%).

Per il mercato i costruttori sono più “coraggiosi”. Il bianco perlato non h ancora stufato e anzi mantiene salde le percentuali “preferite”, in Europa e quindi in Italia; francesi e italiani prendono sempre più il gusto delle bi-color per le city-car, il nero carbon effetti granulato idem, con l’aggiunta dei tedeschi nel campo sportive e alto di gamma, Con il rosso a confermarsi un diktat ad ampio spettro. Questo anche secondo le percezioni dei concessionari che devono seguire un mercato differenziato tra femminile, giovanile e di status classico.

L’azzardo potrò confermarsi arma vincente. Ci vuole coraggio.

Per gli specialisti della personalizzazione delle carrozzerie, le soluzioni tecnologiche sembrano dirigersi sempre verso le vernici adesive a triplo strato. Sono l’evoluzione dei cast vinilici da carwrapping ai qualità stata aggiunta della reale vernice chiusa tra un film di supporto dotato di adesivo e uno strato uretanico esterno di protezione.
Le vernici adesive hanno finiture straordinarie rispetto alle classiche pellicole viniliche e danno lo stesso risultato di costose verniciature ma con l’assoluta reversibilità del processo in fase di rivendita.
Per esempio, la riverniciatura di una Super Sportiva con una finitura verde brillante extraline può avere costi che superano i 10.000€; con la vernice adesiva si dimezza l’investimento preservando la vernice originale.

E la psicologia? Una scelta è una sentenza del proprio “Io”? Si potrebbe dibattere a lungo, ma i fatti non possono dare verità assolute.

Fabrizio Romano

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