Come succede spesso ad inizio anno, gli italiani devono affrontare nuovi aumenti: tra le altre cose, il 2015 vede una maggiorazione sul pedaggio autostradale. Ma fortunatamente ci sono anche risvolti positivi per alcune tratte a pagamento.
Il ministero delle Infrastrutture e quello dell’Economia hanno infatti ritenuto obiettivo prioritario l’adozione di ogni misura adatta a superare l’attuale momento di crisi economica. Di qui la decisione di calmierare l’adeguamento, ma non di annullarlo: cosa che avrebbe lasciato a bocca asciutta la lobby dei concessionari autostradali – presieduta dal vicepresidente di Unicredit Fabrizio Palenzona – che hanno fatto importanti pressioni per mantenere salde le proprie concessioni e per non far annullare l’aumento. Perciò dal 1 gennaio c’è stato un adeguamento dei pedaggi dell 1,5%, ed ecco qui elencate le autostrade che hanno registrato questo aumento:
Autovie Venete
Brescia-Padova
Autocamionale della Cisa
Autostrada dei Fiori
Tangenziale di Napoli
Società autostrada tirrenica
Società autostrade valdostane
Torino – Savona
Strada dei Parchi
Nonostante tutto ciò, non ci sono solamente segnali negativi: può sembrare strano, ma alcune tratte autostradali prevedono delle riduzioni sul prezzo dei pedaggi. Ad esempio, la Brebemi ha proposto uno sconto del 15% fino al prossimo 15 maggio sull’A35 e sull’arco tangenziale esterna A58. In questo modo l’autostrada che collega Milano e Brescia, costruita con denaro privato ma tenuta in vita da quello pubblico, vuole rubare clienti all’A4 – una delle arterie più congestionate d’Italia.
Tra i segnali positivi legati alla condizione delle autostrade italiane non ci sono solo sconti e tariffe agevolate. Il ministro delle infrastrutture dà il via all’inserimento di pannelli fonoassorbenti per ridurre il rumore del traffico e quindi migliorare la qualità della vita per chi abita nei dintorni dell’autostrada. Per ora il risanamento con materiale fonoassorbente riguarda alcuni tratti dell’A11, e tutti gli interventi verranno compiuti su terreni già di proprietà della società Autostrade, quindi non serviranno espropri.
Speriamo che i segnali positivi non finiscano qua.
Manuela Caputo