Come l’innovazione dello stile, le scelte nei dettagli con il vanto di tecnologie “high tech” ambiscono a incarnare quanto vuole comunicare la firma DS di oggi.
L’anteprima mondiale al Salone di Ginevra 2015 taglia il nastro di partenza. Quindi sarà venduto in Europa, a partire da giugno 2015.
Esibizione primaria, il design. Frontale nuovo per un marchio che ha il compito di caratterizzarsi.
La calandra verticale fa da simbolo DS, con le DS Wings esagonali, grafica scolpita e profilo cromato accompagnato da due ali luminose nei proiettori, mix di LED e Xeno ripreso dalle DS 3 lanciate la scorsa estate.
Il posteriore deve ribadire il senso di imponenza e in questo si fa uso anche delle carreggiate larghe e due tubi di scarico integrati nel paraurti, oltre alla firma luminosa delle 6 linee di luce.
Grande lavoro sull’aspetto strumentazione, praticamente un “Cockpit” quasi aeronautico. Tetto con tre punti luce, principali comandi riuniti in due console centrali (una bassa e una sul tetto, con push, rotelle e toggle switch).
Un touch screen dall’ergonomia semplificata e abbondanza di servizi di connessione (infatti sono limitati i pulsanti sulla console centrale).
Il display include la funzione New Mirror Screen, cioè la duplicazione dello smartphone con le relative applicazioni.
Nei pacchetti offerti c’è il Connect Box con i comandi SOS & Assistance per le chiamate automatiche d’emergenza localizzata.
Dalla versione di accesso alla gamma sono presenti la sorveglianza dell’angolo morto (SAM), l’avviso di superamento involontario della linea di carreggiata e la commutazione automatica degli abbaglianti, la funzione cornering light (illuminazione della curva), la partenza assistita su pendenza, il controllo della traiettoria e l’antipattinamento, nonché la telecamera di retromarcia, Keyless Access and Start, retrovisori sbrinabili, clima bizona, HiFi DENON.
Troviamo il THP 165 S&S EAT6, con cambio automatico a 6 marce e sistema Stop&Start.
Per i Diesel svetta la denominazione dei BlueHDi, con consumi ed emissioni CO2 ribassati. Presentano scarico rivisto, compreso il modulo SCR (Selective Catalytic Reduction).
Della famiglia è il BlueHDi 120 S&S Euro 6, che fa segnare in media 3, 8 l/100km, 100 g/km di CO2, coppia di 300 Nm. Dal secondo semestre 2015 verrà abbinato il cambio automatico a 6 rapporti. Poi, il BlueHDi 150 S&S Euro 6, un 2 litri più potente con consumo di 4,4 l/100 ed emissioni di 103 g/km di CO2. Si alza il tiro con il BlueHDi 180 S&S EAT6, che si avvale di un nuovo turbo a geometria variabile, maggiori pressioni di sovralimentazione e alberi di equilibratura per alzare anche il confort acustico.
La stella sul petto di famiglia è Ibrido, ovvero Diesel Hybrid 4×4, con la catena di trazione che abbina le prestazioni del motore Diesel HDi all’efficienza della propulsione elettrica. La combinazione si afferma in una guida “energizzante”: 200 CV, 4 ruote motrici, possibile guida elettrica zero emissioni (pur se il rendimento trova reali motivazioni su tragitti urbani), funzione boost in accelerazione. Le emissioni di CO2 riescono nel calcolo dell’omologazione ad scendere a 90 g/km per un consumo di 3, 5 l/100 km (ridotto a meno di 3 litri/100 km sfruttando il sistema in ambito urbano).
Hybrid 4×4 ha, ricordiamo, 4 modalità di funzionamento: Auto, ‘Zero Emission Vehicle’ (ZEV), 4 ruote motrici (ruote anteriori legate al motore termico e ruote posteriori al motore elettrico) e Sport (utilizzo massimo del motore elettrico in aggiunta al motore termico).
Calibrazioni special – Per il bel viaggiare, DS ci tiene a indicare i nuovi ammortizzatori con tecnologia PLV, che promettono alte abilità nel leggere le imperfezioni della strada e controllare le sollecitazioni. PLV (preloaded linear valve) è un sistema ad azione progressiva per accompagnare con più fluidità gli sforzi nell’ammortizzatore, la cui escursione è abbastanza lunga.
Conosceremo meglio questa nuova DS 5, al momento la vetta della gamma.
Fabrizio Romano