Strategie di ricerca continue. Come Ford che vuole ampliare l’uso del carbonio e leghe speciali. Un po’ per bellezza e un po’ per efficienza.
Meno peso dei veicoli anche del 50% e incremento dell’efficienza, superando gli attuali limiti imposti dall’elevato costo e dalla disponibilità delle materie prime.
Ford e DowAksa faranno parte dell’Institute for Advanced Composites Manufacturing Innovation, una struttura, creata dal governo americano che farà parte di un più ampio network di ricerca industriale promosso dal Dipartimento Americano per l’Energia.
Per Ken Washington, Vice Presidente Ricerca e Ingegneria Avanzata, di Ford, ciò porterebbe a una svolta sostanziale.
Il mese scorso, a Detroit, l’Ovale Blu ha svelato la nuova Ford GT, una supercar che fa largo utilizzo di materiali compositi e di fibra di carbonio, per ridurre i pesi e favorire l’accelerazione, davvero fuori dall’ordinario. Con l’applicazione di questi materiali, la Ford GT va a ottenere uno dei migliori rapporti peso-potenza per un’auto di produzione.
Già oggi modelli europei come la Fiesta e la Focus utilizano speciali leghe di acciaio al boro, mentre il nuovo pick-up F-150 si avvale di materiali come l’alluminio di derivazione militare per ridurre di oltre 300 chilogrammi il peso del veicolo e incrementare l’efficienza anche del 29% rispetto al modello precedente senza ridurne né le prestazioni né le capacità di carico.