Oltre 400 CV, e la Lotus ha superato se stessa. Merito di una importante evoluzione del corpo vettura che l’ha resa potente e veloce come mai fino ad ora. In vendita in estate.
Oltre 400 CV di potenza
In dettaglio, il motore della Lotus Evora 400 è l’ormai classico 6 cilindri a V 3.5 litri, sovralimentato mediante un nuovo compressore volumetrico. L’aria proveniente da quest’ultimo viene adeguatamente raffreddata da un intercooler del tipo misto, ossia acqua-aria, per poi essere inviata al propulsore. Conseguentemente, la potenza massima è di 406 CV a 7.000 giri/min., a fronte del picco di coppia pari a 410 Nm (da 3.500 a 6.500 giri/min.). Questi dati fanno presupporre un motore “pieno” e vigoroso ad ogni regime, oltre che caratterizzato da un allungo non certamente comune nel campo delle unità sovralimentate. Infine, rispetto al “normale” V6 3.5 da 350 CV, oltre alle modifiche appena citate figurano la centralina elettronica motore e il sistema di scarico completamente inediti.
La trasmissione della Lotus Evora 400, ha di serie un cambio manuale a 6 rapporti dagli innesti particolarmente brevi e “secchi” come ci si aspetta da una sportiva del genere. Inoltre, con questa configurazione, c’è anche il differenziale autobloccante del tipo Torsen che aiuta a scaricare a terra la potenza nelle curve, senza eccessive dispersioni di trazione. A richiesta, il cambio automatico (sempre a 6 rapporti), piuttosto veloce ma che tuttavia fa peggiorare leggermente l’accelerazione (0-100 km/h in 4”2/10, contro 4”1/10 della versione manuale). L’ideale per quanti vogliano privilegiare il comfort, senza sminuire piacere di guida e performance.
Come accennato, i tecnici della Lotus attingono da sempre a piene mani dalla massima formula. Nel caso della Evora 400, per esempio, il diffusore posteriore e l’”ala” con tre elementi contribuiscono ad ottimizzare la deportanza alle alte velocità, tanto è vero che a 242 km/h si ottiene un carico aerodinamico di 32 kg. Anche il layout sospensivo a quadrilateri deformabili (di cui i posteriori con braccio superiore “a freccia inversa”) sono di chiara matrice Formula 1 e contribuiscono a un quadro dinamico di assoluta eccellenza. Senza dimenticare l’equilibrio nelle curve dato dal motore in posizione centrale; “guarda caso” l’ ennesimo richiamo alla massima formula.
Gian Marco Barzan
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