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BMW Serie 2 Cabrio – esame di maturità

Destinata a sostituire la Serie 1 Convertibile, la BMW Serie 2 Cabrio rappresenta un sostanziale passo avanti rispetto alla progenitrice soprattutto a livello di abitabilità. Deriva dal modello Serie 2 Coupé, col quale condivide il pianale e la tecnologia progettuale.

Impressioni di guida
Abbiamo provato la versione Serie 2 Cabrio 228i, con il motore 4 cilindri 1.997 cc TwinPower Turbo erogante 245 CV da 5.000 a 6.500 giri/min., nonché un picco di coppia pari a 350 Nm da 1.250 a 4.800 giri/min.. Quanto basta per staccare lo 0-100 km/h in 6”, con il cambio automatico opzionale a 8 rapporti.

E’ bella, ma la capote “se la prende comoda”
Stilisticamente la nuova convertibile compatta della BMW appare assai più slanciata rispetto alla Serie 1 Cabrio; merito soprattutto dell’aumento relativo alla lunghezza pari a 72 mm per un totale di 4.432 mm, mentre le carreggiate ampliate danno una sensazione di “muscolosità” che la progenitrice non aveva. Inoltre, caso più unico che raro, anche a capote chiusa (rigorosamente in tela) la vettura mantiene intatto il suo fascino. E a proposito del tetto, occorrono ben 20 secondi per le operazioni complete di apertura e di chiusura. In altre parole nei temporali improvvisi, tipici ad esempio dell’appennino tosco emiliano, si rischia una “doccia” non propriamente gradevole. Infine, il tetto in tela può essere azionato anche in movimento fino alla velocità di 50 km/h.

“Stanno tutti bene”
A bordo della BMW Serie 2 Cabrio, quattro passeggeri viaggiano molto comodi. Merito dell’abitabilità decisamente migliorata rispetto alla Serie 1 Cabrio, al pari del comfort di accesso e di uscita per la zona posteriore. Inoltre, sempre nei confronti del modello precedente, il volume del bagagliaio è aumentato di 30 litri per un totale di 335 a capote chiusa, nonché di 20 litri per un massimo di 280 in open air. Come se non bastasse, la larghezza dello stesso vano bagagli è cresciuta di 35 mm, mentre quella relativa al carico passante è aumentata di 150 mm. Da notare, infine, che si ritrovano tutti quegli aspetti irrinunciabili riguardo le BMW, come il cockpit nettamente orientato verso il pilota e il piano di seduta del guidatore in grado di far assumere una postura molto bassa. Difetti? Le solite guide di scorrimento dei sedili anteriori parzialmente scoperte.

Guida (molto) appagante
Al volante della BMW 228i Cabrio si apprezza immediatamente l’elasticità del motore, tanto è vero che, come accennato in apertura, la coppia massima pari a 350 Nm rimane costante da 1.250 a 4.800 giri/min.. Superato quest’ultimo regime, la grinta diviene ancor più consistente senza peraltro manifestare sintomi di ruvidità tipici di molte altre unità a 4 cilindri. Inoltre, il propulsore è bene assecondato dal cambio automatico Steptronic a 8 rapporti che abbina i vantaggi di un sistema a convertitore di coppia quale è, alla rapidità degna di un doppia frizione. Quanto al comportamento nelle curve, da buona trazione posteriore la Serie 2 Cabrio si inserisce prontamente nelle giuste traiettorie, con un minimo sottosterzo che emerge solo esagerando con l’acceleratore. In conclusione, sono completamente sparite le leggere vibrazioni che a volte affliggevano la Serie 1 Cabrio sui percorsi sconnessi. Al riguardo, infatti, la BMW segnala come la rigidità torsionale sia aumentata del 20%. Mica male!

Le scelte
Ampia la disponibilità delle motorizzazioni e varianti per la trasmissione: diesel o benzina, dai tre cilindri della versione 218i con 136 cavalli, fino ai 326 del propulsore 3.000 sei cilindri che equipaggia la potente M235i con trasmissione “step tronic” a 8 rapporti su richiesta e a breve anche con sistema di trazione integrale X Drive.

Gian Marco Barzan

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