Mini 5 porte – test su strada 136 CV
Da tempo Mini ci ha abituati al gioco delle scatole cinesi: sempre una più grande dell’altra. La 5 porte è più spaziosa, bagagliaio grande e tanta grinta in più. 170 cavalli che consumano pochissimo e regalano una bella guida sportiva.
Dopo la Mini “sopraelevata”, in pieno stile Sport Utility Vehicle di 4,110 metri di lunghezza contro 3,820 metri della Mini a 3 porte e di 1,560 metri d’altezza contro 1,410 metri, sempre della Mini 3 porte, è arrivata anche la terza generazione con due porte in più, e per mettercele, la nuova Mini è stata allungata di 161 millimetri, abbassata di 13 millimetri ed è più pesante di una sessantina di chili rispetto alla 3 porte di nuova generazione presentata nella primavera del 2014.
Di positivo c’è che il vano bagagli ha aumentato la sua capacità di 67 litri, arrivando a 278 litri, mentre lo spazio riservato ai passeggeri dei posti dietro è rimasto identico.
Però con le due porte in più, anche se piccole, è migliorato l’accesso e le manovre per un’eventuale sistemazione del seggiolino di un bambino. Se si spostano leggermente in avanti i sedili anteriori, riescono prendere posto anche persone alte 1,80 metri. Il terzo posto centrale invece è inutilizzabile, se non per tempi brevissimi, a causa del grosso tunnel che corre al centro.
Il disegno della carrozzeria, ha rispettato nella cinque porte, il DNA della Mini, creando un portellone posteriore ora più sporgente, inclinando i vetri posteriori e il lunotto, e allungando il tetto in modo da dare slancio e non appesantire la linea.
I finestrini sono privi di cornice e al loro posto è stato posizionato un inserto in plastica nera che sottolinea la parte bassa della vettura. La 5 porte, adotta fari più grandi e il cofano è leggermente più alto, concepito in modo che possa sollevarsi automaticamente in caso di urto, “ammorbidendo” l’eventuale impatto con un pedone.
La dotazione di serie nel settore della sicurezza prevede fra l’altro airbag laterali anteriori e per la testa, controllo di stabilità e di trazione, cruise control, specchietti retrovisori riscaldabili e sensori di rilevazione della pressione degli pneumatici.
L’abitacolo ha molte soluzioni pratiche che hanno risolto una serie di complicazioni alle quali si era costretti a sottoporsi nella vita a bordo. Ad esempio il climatizzatore adesso si può azionare per mezzo di tre rotelle che hanno sostituito i precedenti microscopici pulsanti, mentre i tasti degli alzacristalli sono stati spostati dalla consolle alle porte.
L’arredamento rimane inconfondibilmente Mini, infatti, al centro della plancia, un grande strumento immancabilmente circolare ospita lo schermo da 8,8 pollici del sistema multimediale e del navigatore che, in base alla funzione attivata (radio, climatizzazione, modalità di guida, sistemi di assistenza o di sicurezza) accende dei Led con colori diversi che illuminano la corona che circonda il display.
Il tachimetro, che risulta poco leggibile a causa delle tacche troppo ravvicinate, è stato spostato dietro al volante.
Naturalmente di ultima generazione, il sistema multimediale appartiene a quell’ampia serie di opzionali che la BMW fa pagare profumatamente, come ad esempio lo schermo, che costa ben 2.120 euro. Questo avviene anche nel caso di dispositivi tecnologici ormai di grande diffusione, per lo più installati di serie su altre vetture, come a esempio la connessione Bluetooth che invece nella Mini costa 155 euro. Molto utile è anche il cassetto refrigerato ricavato nella plancia dalla parte del passeggero.
Per quanto riguarda le motorizzazioni la Mini 5 porte adotta propulsori a tre cilindri a benzina con 102, 136 e 192 CV e a quattro cilindri diesel con 95, 116 e 170 CV..
Per questo test è stata scelta la nuova motorizzazione 3 cilindri a benzina con 136 CV di potenza, che conserva tutte le note doti di brillantezza, grazie alla sua coppia importante di 220 Nm disponibile fin da 1250 giri/minuto, ma con consumi contenuti.
Dal computer di bordo ho rilevato percorrenze medie di 13,1 km/litro in città e di 16,2 km/litro su strade extraurbane.
Come la precedente sorella a 3 porte, la Mini 5 porte è rimasto un “giocattolo” divertente, pur perdendo un poco quell’effetto kart nella guida che ha sempre caratterizzato il comportamento della versione corta.
Famigliarizzare con la 5 porte non è complicato. La posizione di guida è perfettamente allineata con volante e pedali e il motore dimostra subito una bella esuberanza fino a 4500 giri/minuto, per poi allungare fino a 6500. Peccato che l’ allungo sia accompagnato dallo strano suono dei tre cilindri che non ha nulla di sportivo.
In città è molto maneggevole, anche nelle strette strade dei centri storici o nelle operazioni di parcheggio. Fuori città lo sterzo diretto, la presenza dell’ESP mai invasivo, la stabilità nelle frenate anche al limite e la tenuta di strada sono le sue armi migliori, mentre il cambio con i suoi rapporti piuttosto lunghi toglie qualcosa alla sportività.
Gianni Montani
LA SCHEDA TECNICA DELLA MINI COOPER 5 PORTE 136 CV
• motore: tre cilindri in linea, turbo, iniezione diretta di benzina, 1499 cc, potenza 136 CV a 4500 giri/minuto, coppia 230 Nm a 1250 giri/minuto
• classe ambientale: Euro 6
• sterzo: a cremagliera, assistenza elettrica
• diametro di sterzata: 11,1 metri
• trazione: ruote anteriori
• cambio: manuale 6 marce + retromarcia
• sospensioni: anteriori pseudo McPherson, posteriori assale multi-braccia
• freni: anteriori a disco ventilati, posteriori a disco pieno
• peso: 1220 kg
• misure: lunghezza 3,982 m, larghezza 1,727 m, altezza 1,425 m; passo 2,570 m
• capacità serbatoio carburante: 40 litri
• capacità vano bagagli: da 278 a 941 litri
• accelerazione 0 – 100 km/h: 8”2/10
• velocità massima: 207 km/h
• consumi: urbano 7,7 l/100 km, extraurbano 4,8 l/100 km, combinato 5,9 l/100 km
• prezzo: 25.750 euro (49 milioni 860 mila lire)
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Veramente questo tre cilindri ha un suono molto più sportivo di molti quattro cilindri. Al max gli unici difetti sono le vibraziobi all’accensione e allo spegnimento.
Grande auto , fattura bmw si vede , rifiniture maniacali e materiali di pregio , motore 3cilimdri ottime prestazioni 10 e lode
Il tre cilindri suona male? Chi li scrive gli articoli? È molto simile al 6 in linea nella sonorità….è molto cupo e sportivo. Molto più sportivo del 2.000 benzina b48 come sonorità.
In genere il 3 cilindri ha un suono non molto gradevole, sicuramente meno affascinante di un 4 in linea, anche se parecchie Case stanno migliorando con opportune insonorizzazioni e impianti di scarico specifici proprio l’aspetto acustico. Però oltre alla professionalità di chi scrive con la massima obiettività possibile esistono le opinioni. E queste sono assolutamente personali