Con l’introduzione dell’ABS nelle cilindrate 125 e 150, la Vespa Primavera conferma il suo elevato livello di sicurezza e il costante aggiornamento tecnologico. Il tutto mantenendo quelle linee leggere e fresche, nonché la semplicità nella guida che l’hanno resa leggendaria dal 1968 a oggi, attraverso svariate generazioni.
Le versioni 125 e 150 cc di Vespa Primavera sono spinte dal moderno propulsore con distribuzione a tre valvole, appartenente a una famiglia di motori che abbina ottime prestazioni a livelli minimi di consumi ed emissioni. Scendendo nei dettagli, il “cuore pulsante” della Vespa Primavera 125/150 cc è un monocilindrico a 4 tempi raffreddato ad aria, con distribuzione monoalbero a camme in testa a 3 valvole (2 di aspirazione e 1 di scarico), nonché alimentazione a iniezione elettronica. Tra le peculiarità spiccano anche l’albero motore di nuovo disegno (con bottone di biella e portate di banco ridotte), nonché l’asse a camme infulcrato su cuscinetti e i bilanceri a rullo che apportano notevoli vantaggi in termini di attriti di funzionamento. Infine, i consumi di carburante sono decisamente bassi (la Piaggio dichiara fino a 64 km/l a 50 km/h), mentre gli intervalli di manutenzione sono lunghi grazie ai tagliandi ogni 10.000 km.
Con l’introduzione dell’ABS, Vespa conferma la sua avanguardia tecnologica che da sempre ne ha caratterizzato la storia. La ruota anteriore di Vespa Primavera ABS è dotata di un sistema di rilevamento giri, che misura istantaneamente velocità e decelerazione della stessa rispetto a quella del veicolo. Il sensore “dialoga” con una centralina elettroidraulica che attiva l’ABS qualora la ruota deceleri bruscamente, scongiurando il bloccaggio e quindi la perdita di controllo del mezzo. In questo modo, viene assicurata stabilità e una frenata efficiente anche sui fondi a bassa aderenza. In conclusione, il sistema ABS della Vespa ha anche il pregio di essere leggerissimo lasciando praticamente inalterato il peso del veicolo.
Gian Marco Barzan
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