Ha compiuto 40 anni la vettura che tentò di convertire gli automobilisti Usa al mondo delle compatte. Riuscendoci solo in parte, ma rimanendo nella storia.
Parliamo della AMC Pacer, che da poche settimane ha festeggiato i 40 anni. Presentata nei concessionari Usa il 28 febbraio 1975, si riproponeva di essere il fiore all’occhiello della American Motors Corporation (AMC), fondata nel 1954 in Michigan e, almeno fino a quell’anno, quarto costruttore più importante d’oltreoceano. Risultò una delle auto più controverse mai realizzate. Da un lato era assolutamente geniale, con la sua ampia vetratura che le valse il soprannome di “acquario”, la larghezza pari a una “full-size” (1.96 metri su una lunghezza di 4.36), e un’aerodinamica spinta per l’epoca, con il muso piatto e la porta destra più lunga di 10 cm per agevolare l’ingresso ai posti posteriori sul lato protetto della strada.
Il progetto della Pacer era nato in realtà proprio per contrastare il consumo di carburante, quando la dirigenza AMC, subodorando il possibile incremento dei prezzi della benzina, decise di realizzare una compatta a trazione posteriore in grado di soddisfare le esigenze di spazio della clientela. Ne nacque un “segmento C” a tre porte, lunga poco meno di quattro metri e mezzo e contraddistinta da uno stile originale, specialmente nella zona posteriore dove spiccava l’enorme parabrezza. Comoda nei lunghi viaggi come solo le auto made in Usa sapevano essere, di lei oggi è rimasto soprattutto il mito. Oltre a tutta una serie di modelli ancora facilmente rintracciabili sul mercato oltreoceano. Se la cosa stuzzica la vostra voglia di collezionismo… le quotazioni partono da circa 5.000 euro.
Marco Infelise
Photogallery
![AMC-pacer](https://www.motorage.it/wp-content/uploads/2015/04/AMC_pacer_082009_D42119.jpg)