Futuro in prospettiva – Guida vietata agli umani?
Le visioni di Tesla e del Governo britannico.
Le esagerazioni sono l’anima del Gossip, e su questa linea c’è chi prospetta un futuro robotico dove gli esseri umani saranno considerati pericolosi.
C’è chi intravede tempi prossimi nei quali gli esseri umani non potranno guidare auto, o veicoli in genere. Uomini e donne faranno i passeggeri, perché pericolosi al volante. Addirittura in futuro potrebbe scattare il divieto alla guida. È uno scenario quasi apocalittico disegnato da Elon Musk, il visionario fondatore di Tesla, la Casa che produce auto elettriche dalle alte prestazioni e con tecnologie sempre all’avanguardia. In tono un po’ sarcastico, interpreta un mondo nel quale il comando dei chip e dell’intelligenza artificiale avrà il comando della mobilità: “Avremo auto senza guidatore in un lasso di tempo piuttosto breve”, ha assicurato Musk durante una conferenza organizzata dalla società high-tech Nvidia. Quello del pilota automatico in grado di sostituire in tutto gli esseri umani, ha aggiunto, “lo vedo come un problema ormai quasi risolto: sappiamo quello che dobbiamo fare e lo faremo nel giro di alcuni anni”.
Certo le autorità vorranno testare i sistemi di guida completamente autonoma almeno per qualche anno prima di approvarle e sancirne la maggiore affidabilità rispetto alla mobilità tradizionale. Paura? Rabbia, incredulità?
La conclusione di Musk avvisa: “i legislatori potrebbero dover dichiarare fuori legge le auto con guidatore perché troppo pericolose”. Una rivoluzione culturale, come l’ha interpetatata poco temoo fa un’agenzia Ansa.
Diventerà una normalità come salire su un ascensore? Contattarsi con un SMS invece che con una lettera?
Forse con quel tocco di preveggenza di tanti film fantascientifici, Musk si è divertito, crediamo, a invitare a fare più attenzione a ciò che che accade sui veicoli di nuova generazione e gli studi, i concept esibiti con tanto orgoglio.
Se oggi abbiamo radar a corto raggio per prevenire le frenate, connessioni di navigatori che leggono i limiti di velocità, manovre di parcheggio assistite, avvisi di superamento carreggiata, decelerazioni autoprogrammate, informazioni sul parabrezza come sui caschi, veicoli “virtuali” da seguire come in un videogame, ebbene, come abbiamo spesso avuto occasioni di scrivere, la guida autonoma è la frontiera che sta coinvolgendo i maggiori produttori di veicoli. Da Audi a BMW e ovviamente la stessa Tesla che in questo processo ha già messo ulteriormente a punto la produzione di un pilota automatico che aiuta il guidatore in autostrada, nel trovare ed eseguire i parcheggi, ricaricare le batterie wifi e tutto un pacchetto per evitare incidenti.
Ma come si dice in rete, restano da considerare i casi limite, come quelli evocati nella prima legge della robotica teorizzata da Asimov: “Un robot non può recare danno a un essere umano ne’ può lasciare che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano subisca un danno”. Quali “imput” e ordine dovrebbe avere un veicolo senza pilota che si trovasse tra il dover decidere se salvare il suo passeggero o un altro umano?
Di fatto, è notizia recente che sul tema robotico a favore della mobilità la Gran Bretagna spinge. Lo evidenza una recente proiezione di KPMG appoggiata dai vertici Jaguar Land Rover. E chiaro che nella corsa vogliono essere protagonisti. Da qui le affermazioni.
Le auto a guida autonoma potrebbero contribuire a ridurre considerevolmente gli incidenti stradali in Gran Bretagna, in ragione di 25.000 ogni anno, entro il 2030. Inoltre, lo sviluppo delle auto ‘driverless’ e della connettività a bordo potrebbe creare fino a 320.000 posti di lavoro, considerando, però, che alcuni autisti professionisti potrebbero perderlo. Sono proiezioni di una ricerca fatta dalla società di consulenza KPMG e commissionata dalla SMMT – Society of Motors Manufacturers and Traders, cioè l’associazione britannica dei costruttori e concessionari di auto. Ma non è tutto, perché secondo KPMG, lo sviluppo delle nuove tecnologie porterebbe un nuovo giro d’affari di 51 miliardi di sterline.
Questi numeri seguono le ultime dichiarazioni ufficiali di George Osborne, Ministro dell’Economia britannico, che ha recentemente annunciato uno stanziamento di 100 milioni di sterline per finanziare i progetti di auto a guida autonoma nell’arco del 2015; quattro di questi dovrebbero partire proprio quest’anno. Il Governo britannico include nelle tecnologie per la guida autonoma un ampio spettro di dispositivi, che vanno da quelli per la connettività a bordo fino agli aggiornamenti sul traffico, passando per la ricerca automatica di un parcheggio disponibile. Poi c’è la frenata automatica di emergenza, un sistema così importante che il Ministro dei Trasporti, Robert Goodwill, ha spronato le case automobilistiche a renderlo di serie anche sui modelli base il più presto possibile. “Il potenziale delle auto connesse è immenso ed è certamente una delle priorità del nostro gruppo – ha dichiarato Mike Bell, Direttore delle tecnologie di connettività di Jaguar Land Rover – per questo stiamo investendo molto in queste tecnologie, per tradurle al più presto in realtà. Le auto diventeranno prime attrici nel mondo ‘internet, l’esperienza di guida diventerà più semplice e sicura ma anche appagante”.
Dovremo abituarci a fare i passeggeri della nostra auto? Mmmmmm
E’ comodo, intanto che l’auto ci porta a destinazione noi possiamo dedicarci a tante altre attività
Lo so che andrà a finire così…
La vedo bruttissima…
Io preferisco guidare, mi rilassa!