Sulla Forester arriva il cambio a variazione continua di rapporto accoppiato al motore boxer turbodiesel. La nostra prova tra le colline dell’Appennino.
Parlare di 4×4 significa fare in qualche modo i conti con il marchio Subaru, che da sempre si è posto ai vertici mondiali di questo segmento. Dobbiamo quindi considerare con attenzione l’ultima novità presentata dalla casa giapponese, vale a dire il cambio a variazione continua Lineartronic, montato sulla versione più recente della Forester quattro ruote motrici, il model year 2015. Una novità che si ripromette di ritagliarsi uno spazio importante nel mercato italiano dei Suv. Il luogo prescelto per la prova è l’Appennino tra Bologna e Modena, non lontano dalla Zocca patria di Vasco Rossi, tra stradine sterrate che si inerpicano in mezzo a paesaggi stupendi, e con una puntata addirittura in una pista di motocross.
QUALITÀ E CONFORT MIGLIORATI. Fin dalla partenza da Bologna, percorrendo un tratto di una cinquantina di chilometri di strada asfaltata, apprezziamo la tradizionale andatura piacevole e tranquilla della Forester, vettura forse in passato un po’ sottovalutata e oggi ulteriormente migliorata in termini di prestazioni e qualità. I primi chilometri ci fanno già pensare che l’accoppiamento di questo tipo di trasmissione con l’ultimo motore diesel boxer turbocompressoa iniezione diretta Subaru (da 147 CV e 350 Nm di coppia) possa dare buoni risultati. E anche il confort di guida è elevato. Ma l’obiettivo della giornata resta però lo sterrato ed è qui che arrivano le sorprese più interessanti e comprendiamo il laborioso e approfondito sviluppo che è stato fatto sul cambio Lineartronic HCVT dai tecnici della casa delle Pleiadi. L’effetto trascinamento tipico delle trasmissioni a variazione continua è praticamente sparito, soprattutto se si mantiene uno stile di guida attento, che eviti di affondare troppo velocemente il gas.
CI PENSA L’ELETTRONICA. Il nostro Suv monta il sistema X-Mode: appena messe le ruote sullo sterrato, premendo un pulsante e fino a 40 km orari, l’elettronica prende il comando delle operazioni e mantiene costante la velocità sia nelle discese sia nelle salite più ripide, permettendo di variarla con un semplice tocco di freno o acceleratore. Lo capiamo bene testandolo su una specie di pista di motocross con pendenze fino a 45 gradi. Anche in questo percorso, il sistema X-Mode ci ha infatti permesso di arrampicarci e ridiscendere dalle pendenze più ardue con estrema facilità. In pratica, una volta impostata la velocità, al guidatore non rimane che il compito di occuparsi del volante. L’efficacia del sistema di trazione è resa possibile anche grazie a sospensioni precise e affidabili, e a un telaio molto rigido e contemporaneamente leggero come nella tradizione di Subaru. Sempre secondo la filosofia Subaru, la Forester cerca di mettere il guidatore e gli occupanti nella condizione di non rischiare mai di perdere il controllo. In questa logica si inserisce, per esempio, il fatto che le dimensioni dei montanti, dei vetri, l’inclinazione del cofano, il posizionamento degli specchietti sulla porta e l’altezza della cintura laterale, garantiscano una perfetta visibilità a 360°.
PROMOSSA, ANCHE NEL PREZZO. Il nostro giudizio è positivo e pensiamo che questa Forester possa ritagliarsi lo spazio le hanno assegnato sul mercato italiano. Il cambio Lineartronic si è dimostrato una delle trasmissioni più efficienti e confortevoli ultimamente testate, ottimo in termini di fluidità di marcia, performance e, a naso, anche di controllo dei consumi. Il listino della Forester 2.0D Lineartronic, riposizionato leggermente verso il basso rispetto al passato, parte da 31.990 euro per l’allestimento base, denominato “Style”.