Lusso estremista combinabile anche con potenze da supercar. L’espressione maxima del modello con lo speciale stemma fa immagine a New York.
Realizzata in esclusiva dal Centro Tecnico Special Vehicle Operations (SVO) nel Regno Unito, è un fiore a l’occhiello che Gerry McGovern, Design Director and Chief Creative Officer di Land Rover, ha esaltato quale: “esempio di meticolosità costruttiva e lusso”. Ma non solo. Se monta il 5 litri V8 Supercharged da 550 CV, diventa la Range Rover più potente di sempre, e i quattro terminali di scarico mettono in chiaro la notevole quantità di forza disponibile.
All’interno, gran parte della pulsanteria, compresi la cornice dello start/stop e i comandi rotativi o la pedaliera, sono in alluminio ricavati dal pieno. Finezze del dettaglio che riguardano entrambe le consolle centrali, anteriore e posteriore. Chi viaggia nella seconda fila ha sedili dotati di comparto refrigerato e tavolini elettrici. Ma l’ambiente lusso lo si trova in vari dettagli in alluminio e sul pavimento, con i tappetini in pile di mohair ritorto.
Sulla SVAutobiography, poi, è disponibile in opzione il pianale del vano bagagli scorrevole, realizzato in allumino e legno.
L’allestimento SVAutobiography può comunque essere scelto anche con le motorizzazioni TDV6, SDV6 Hybrid e SDV8 (il SCV6 Supercharged non riguarda l’Italia), che come per tutta la gamma 2016 sono stati aggiornati per ottenere incrementi di prestazioni ed efficienza.
Oggi la modalità Full Electric è più reattiva agli input del guidatore ed è disponibile in una gamma più ampia di condizioni operative, come, ad esempio, subito dopo l’accensione e con temperature particolarmente elevate. La potenza è sempre di ben 340 CV con 700 Nm di coppia a disposizione – valori comparabili a quelli del potente SDV8 diesel Land Rover. L’efficienza conta sul’omologazione dei consumi medi di 6,2 l/100 km ed emissioni di CO2 pari a 164g/km, per un sottile miglioramento di 0,2 l/100 km e 5 g/km in confronto alla Hybrid modello 2015. La percorrenza in modalità EV merita ancora accorgimenti per estendere gli 1,6 km ad una velocità che raggiunge i 48 km/h, ma la strategia c’è. E conserva intatte le capacità in off-road della Range Rover.
Qualche perfezionamento anche alle regolazioni dell’altezza da terra del veicolo, specie per l’abbassamento quando si parcheggia per facilitare la discesa e la salita dei passeggeri.
Le tecnologie InControl Land Rover offrono invece una connettività smartphone migliorata e maggiore facilità di impiego. L’InControl Remote Premium, per esempio, consente di controllare a distanza il livello carburante, di aprire e chiudere le portiere e di localizzare più facilmente il veicolo nei parcheggi affollati, azionando il clacson e i fari, il tutto con un’app per smartphone.
Una “new entry” riguarda la disponibilità per la prima volta (tranne che per la Hybrid) dei pneumatici “performance optimised” Dunlop QuattroMaxx in opzione e solo in configurazione da 22 pollici. Ne viene indicato un ulteriore affinamento della precisione in sterzata. Montate su una SVAutobiography rendono la più potente Range Rover anche più agile; vantaggi nel mix di caratteristiche dinamiche e capacità in off-road. Diciamo, un altro tocco nell’interpretazione del lusso che deve la distinzione anche nella capacità di superare i compromessi.
Fabrizio Romano
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