Calcio e quattro ruote – che passione
Molte società pallonare hanno tra i propri case automobilistiche. A testimoniare un rapporto d’amore tra Calcio e quattro ruote che dura nel tempo.
Vi siete mai chiesti perché i giocatori del Milan viaggino tutti a bordo di fiammanti Audi o quelli dell’Inter fino all’autunno scorso abbiano sfrecciato solamente al volante di nuove Volvo? La risposta è semplice. Queste case automobilistiche sono tra i loro principali sponsor e, tra i benefit, è previsto anche un parco macchine al quale possono attingere i dipendenti del club. Naturalmente, giocatori in primis. La spiegazione di questo genere di accordo è che il legame tra mondo del pallone e quattro ruote è saldo da tempo, perché conviene a entrambi. Anche se ha mille sfumature.
Perché nessun veicolo è così forte come il mondo del pallone per arrivare alle masse e questo le case automobilistiche lo hanno capito da tempo. E non si fermano alla sponsorizzazione di club, che a volte sfocia anche sul loro nome sulla maglia (lo stesso Milan anni fa ebbe Opel, ma la lista è lunga), ma spesso sposano grandi manifestazioni e per lungo tempo. I due esempi più lampanti sono i sostanziosi oboli versati da Ford per avere il proprio marchio sulla Champions e da Seat per quanto riguarda l’Europa League. In senso contrario, giusto per usare un’espressione automobilistica, il vantaggio è anche per le società del pallone. Alle quali, oltre all’introito economico, piace avere tra i propri sostenitori marchi forti come quelli automobilistici. Anche, e non solo, per una questione d’immagine. Fatto sta che negli anni in Italia anche Roma e Fiorentina, con Mazda, hanno scelto questa via.
C’è poi il caso nel quale automotive e calcio viaggiano addirittura in simbiosi, perché i proprietari di entrambe le società coincidono. In Italia è scontato che l’esempio sia la Juventus degli Agnelli, che da anni porta il “casalingo” marchio Jeep sulle maglie della squadra. Un rapporto che dura nel tempo e a volte sfocia addirittura in morboso. Se è vero che, anni fa, ai giocatori della Juve che si presentavano all’allenamento con auto dal marchio diverso dal mondo Fiat venne gentilmente chiesto di parcheggiare fuori. Rapporto che genera rivalità all’interno di rivalità, se è vero ch l’altra squadra della Mole, il Torino, si fece sponsorizzare da Renault Trucks in un periodo in cui la Juve “vestiva” New Holland, il marchio di macchine agricole di proprietà del Lingotto. All’estero, il caso più eclatante è quello del Wolfsburg, città patria della Volkswagen, che naturalmente ha sul petto la W su cui è appoggiata la V. Anche se, forse, quello è un caso limite, perché l’intera città – e non solo il pallone – gira intorno a una delle fabbriche di automobili più importanti al mondo.
Marco Infelise