e-benzina – Il futuro di Audi… senza petrolio
La casa dei quattro anelli ha messo a punto una nuova “ e-benzina ” insieme al suo partner francese Global Bioenergies.
Sono anni ormai che si discute sulla dipendenza dall’oro nero per la nostra mobilità e più di una casa automobilistica si è data da fare per trovare un’alternativa convincente. L’ultima in ordine di tempo è Audi, che da parecchio è impegnata nello sviluppo di combustibile sintetico, insieme al suo partner in questo settore, l’azienda francese Global Bioenergies. Il marchio tedesco ha di recente annunciato di aver messo a punto una nuova e-benzina, prodotta proprio senza utilizzare petrolio, e di essere a buon punto anche per l’“e-diesel” e l’“e-gas”, altri carburanti sintetici che Audi intende produrre senza ricorrere all’oro nero.
Per quanto riguarda le sostanze utilizzate, è stato annunciato che la “e-benzina” prodotta dalla casa dei quattro anelli è, nello specifico, ricavata dal mais e che la sua invenzione rappresenta in realtà solo un passaggio intermedio verso un altro tipo di prodotto finale, che rinunci anche all’utilizzo delle biomasse. Il processo prevede la produzione di isobutene dal glucosio derivato dal granoturco mediante fermentazione. Grazie a una tecnologia di Global Bioenergies, il risultato viene successivamente combinato con l’idrogeno per ottenere l’isoottano, il carburante pulito già usato come additivo nella benzina prodotta in raffineria.
I primi quantitativi di isobutene derivato da rinnovabili sono stati convertiti in isoottano dal Fraunhofer Institute di Leuna, vicino a Lipsia, località dove Global Bioenergies sta realizzando un impianto dimostrativo, e le prime scorte di “e-benzina” sono state già consegnate. Il processo è semplice e promette una richiesta energetica significativamente ridotta. La strategia Audi prevede inoltre che i nuovi carburanti non siano in competizione con l’industria del cibo o la coltivazione della terra. Bisognerà però attendere ancora un po’ di tempo per il prodotto finale e una verifica della reale sostenibilità economica dell’operazione.
Marco Infelise
Speriamo sull’effettiva resa economica!
Chissà quanto tempo ancora ci vorrà!
Valida alternativa. Più convincente dell’elettrico
Avevo già sentito parlare dell’ isobutene derivato dal granoturco. Speriamo che i costi di produzione non superino quelli del carburante tradizionale
La resa sarà uguale?