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FCA – Ralph V. Gilles: l’uomo giusto al momento giusto

Da pochi giorni Ralph V. Gilles ricopre la carica di Head of Design di Fiat Chrysler Automobiles, sostituendo Lorenzo Ramaciotti che va in pensione (rimarrà consulente personale di Sergio Marchionne). Gilles è chiamato a coordinare il lavoro dei centri stile negli USA e in Europa, seguendo tutti i Marchi del Gruppo compresi i più prestigiosi come Alfa Romeo, Jeep e Maserati.

Una carriera straordinaria
Gilles, che ha oggi 45 anni, è entrato in Chrysler molto giovane nel 1992, facendosi strada come designer e ricoprendo incarichi sempre più importanti. I suoi capolavori sono la Viper, ossia la supercar americana per antonomasia, la 300C e l’indimenticata sportiva Crossfire. Degna di nota pure la partecipazione attiva alla realizzazione dei celebri prototipi Chrysler che hanno anticipato molte vetture di serie. Tra i suoi pregi vi sono senz’altro un forte spirito d’appartenenza all’azienda, poiché Gilles è rimasto in Chrysler anche nei momenti più difficili quando era molto più facile “abbandonare la nave”, nonché una capacità innata di fare squadra.

Infine, prima di diventare il numero uno del design in FCA, Gilles ha ricoperto diversi altri incarichi di prestigio, in qualità ad esempio di Presidente e Ceo di Dodge ed SRT. Grande appassionato di auto sportive, Ralph Gilles non disdegna la partecipazione ai rally e di scendere in pista nella SRT Viper Cup Series. Infine, è anche giudice nel Concorso d’eleganza a Pebble Beach.

Bando ai campanilismi
Spiace notare come alcuni giornalisti automobilistici del nostro Paese non abbiano molto ben condiviso la nomina di Ralph Gilles, in quanto avrebbero preferito un italiano a ricoprire questo prestigioso e importantissimo incarico. Inutile dire che Fiat Chrysler Automobiles è ormai un Gruppo multi continentale e che scelte del genere sono normalissime. Inoltre, non solo Ralph Gilles conosce molto bene e apprezza i singoli Marchi di cui si occupa, ma ha anche una visione globale del mondo automobilistico che è imprescindibile nel suo ruolo.

E poi non è affatto vero che gli USA non abbiano contribuito significativamente al design automobilistico internazionale come abbiamo letto in giro, perché potremmo rispondere a tono con nomi tipo Tom Tjaarda, Mike Robinson e Chris Edward Bangle. Designer, questi, “americani fino al midollo” che hanno saputo creare splendide vetture europee.

In sostanza, con buona pace di discorsi campanilistici stantii, Ralph Gilles è l’uomo giusto al momento giusto. E poi in Fiat Chrysler Automobiles ad avere l’ultima parola è pur sempre un italiano, ovvero Sergio Marchionne. Quindi dove sta il problema?

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