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Opel Corsa OPC – Corsa di nome e di fatto

Impressioni di guida

Guidando la Opel Corsa OPC emergono evidenti del motore 1.6 turbo. Non è necessario “attaccarsi al cambio” (rigorosamente manuale a 6 rapporti) per ottenere la verve necessaria, in quanto il propulsore ha molta “schiena” fin dai regimi appena oltre il minimo. Il sound è pieno e corposo grazie al doppio scarico Remus, un nome che non ha bisogno di presentazioni.

 

Caratterizzata da un motore 1.6 turbo a benzina da 207 CV, capace di accelerare da 0 a 100 km/h in 6”8/10 e di riprendere da 80 a 120 km/h in 6”4/10, la nuova Opel Corsa OPC abbina una sportività estrema alla fruibilità quotidiana. Si tratta in estrema sintesi di un’auto con la quale scendere in pista la domenica, per poi ritrovarsi tranquillamente nello stop and go cittadino il lunedì.
Design eloquente
Che la Corsa OPC sia un’auto ad alte performance lo capisci immediatamente da certi particolari di design. Infatti, oltre al colore azure blue (un must delle OPC) spiccano lo spoiler posteriore, l’estrattore d’aria, il doppio scarico Remus e le ampie prese d’aria anteriori. Anche gli interni sono d’impostazione sportiva, poiché figurano i sedili sportivi Recaro, il volante in pelle con sezione inferiore appiattita, il pomello del cambio OPC e la pedaliera ravvicinata.

 
Spinta molto forte e costante
Guidando la Opel Corsa OPC emergono grandi doti relative al motore 1.6 turbo. Innanzitutto non è necessario “attaccarsi al cambio” (rigorosamente manuale a 6 rapporti) per ottenere la verve necessaria, in quanto il propulsore ha molta “schiena” fin dai regimi appena oltre il minimo. Inoltre, l’allungo è imperioso ed è interrotto solamente dall’intervento (invero piuttosto brusco) del limitatore. Si tratta in sostanza di un motore dalla curva di coppia costante e incisiva, grazie anche al ritardo del turbo pressoché inesistente. Infine, il sound è pieno e corposo grazie al doppio scarico Remus, un nome che non ha bisogno di presentazioni.

 
“Attestato di frequenza”
Per trasferire la potenza sulla strada nel miglior modo possibile, i progettisti Opel hanno testato la nuova Corsa OPC in modo approfondito al Nurburgring con gli specialisti di Koni, sviluppando un telaio con sistema di ammortizzatori innovativo. Quest’ultima tecnologia si basa sullo smorzamento selettivo in funzione della frequenza, consentendo di adattare la taratura alla frequenza stessa di movimento della vettura ottimizzando sportività e comfort.

 
Pacchetto performance
Presente sull’esemplare da noi provato, il pacchetto performance opzionale comprende il differenziale meccanico autobloccante a dischi multipli Drexler, cerchi da 18” con pneumatici sportivi Michelin, un telaio dall’impostazione ancor più sportiva e freni Brembo con dischi anteriori da 330 millimetri. Con il pacchetto performance, la Corsa OPC è perfettamente attrezzata per affrontare le difficoltà del circuito più impegnativo al mondo, la Nordschleife del Nurburgring dove la vettura è stata provata a lungo.

 
Un assetto che conquista
Scendendo in circuito, la Corsa OPC con pacchetto performance mostra tutte le sue doti difficilmente eguagliabili dai concorrenti. In particolare, è evidente l’azione del differenziale meccanico autobloccante, il quale come una sorta di mano invisibile accompagna velocemente la vettura in curva senza il minimo sottosterzo. In altre parole, non è necessario sbilanciare l’assetto con i trasferimenti di carico; situazione peraltro quasi impossibile da eseguire con un retrotreno così “aggrappato” all’asfalto. D’accordo, l’autobloccante sotto forte accelerazione qualche “schiaffo” lo da allo sterzo, ma si tratta di un difetto assolutamente trascurabile che non inficia minimamente le qualità della Corsa OPC. Vettura precisa ed appagante in circuito come poche altre, ma anche estremamente sfruttabile nel traffico quotidiano secondo un’anima double face tanto affascinante.

Gian Marco Barzan

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