Mettendosi al volante, si scopre come la Audi RS Q3 abbia un comportamento assimilabile più a un coupé sportivo che al SUV che vorrebbe essere. Spinta eccezionale a ogni regime e maneggevolezza esemplare nelle curve.
“Cuore” pluripremiato
In dettaglio, il motore della RS Q3 ha una cilindrata effettiva di 2.480 cm3, risultanti da 82,5 mm di corsa e 92,8 mm di alesaggio, e vanta tecnologie avanzate come l’iniezione diretta in camera di scoppio. Inoltre, dal 2010 a oggi una giuria internazionale composta da giornalisti ha selezionato questo propulsore, per cinque volte di seguito, come “International Engine of the Year” nell’ambito della propria categoria. L’elevata potenza, la notevole curva di coppia e la sonorità decisa fanno del 2.5 TFSI un motore assai emozionante. Infine, ai carichi acceleratore e a i regimi più elevati si attiva una valvola all’interno dell’impianto di scarico che rende le sonorità ancor più corpose.
Per quanto riguarda la trasmissione, la RS Q3 adotta un cambio doppia frizione S tronic a sette rapporti modificato in funzione delle alte performance. Sono stati ulteriormente migliorati i tempi d’innesto e, come sempre, il guidatore può selezionare i programmi automatici D e S, oppure cambiare manualmente tramite la leva centrale o i bilanceri al volante. I rapporti delle marce inferiori sono ravvicinati e sportivi, a fronte di una settima di riposo, mentre il launch control gestisce l’accelerazione massima nelle partenze da fermi. La frizione a lamelle ottimizzata è un componente principale della trazione integrale permanente quattro; l’elemento ad azionamento idraulico e controllo elettronico è alloggiato a monte dell’asse posteriore. La sua regolazione elettronica concilia alla perfezione stabilità, trazione e divertimento alla guida.
Mettendosi al volante, si scopre come la Audi RS Q3 abbia un comportamento assimilabile più a un coupé sportivo che al SUV compatto quale è. D’accordo, la spinta eccezionale fornita dal 5 cilindri a ogni regime è pressoché scontata, ma a sorprendere favorevolmente è la maneggevolezza esemplare nelle curve. In altre parole, non c’è ombra di sottosterzo e la RS Q3 si inserisce in traiettoria in modo pulito, preciso e tende a chiudere con il posteriore solamente se provocata ad arte. Tutto contribuisce a rendere esaltante l’esperienza di guida, anche il cambio S tronic che nei settaggi più sportivi fa bene percepire i passaggi di marcia. Peccato solamente permanga l’assurdo layout manuale della leva “a spingere” per salire di rapporto e “a tirare” per scalare. Un non senso per una Casa come la Audi che è nata e cresciuta nelle competizioni, dove il suddetto layout è all’opposto.
Gian Marco Barzan
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