Test Drive Alfa Romeo 4C Spider: Estremamente Alfa
La 4C Spider è una vettura estrema, dedicata a quanti amano guidare nel modo più sportivo possibile, e la pista rappresenta il suo habitat naturale. Il motore 1750 TBI spinge forte dai 2.200 giri/min. fino a oltre i 6.000. La linea, rimane un mirabile esempio di modernità con sapienti richiami a modelli Alfa Romeo del passato.
Motore 4 cilindri 1.750 in alluminio turbo benzina, iniezione diretta, 240 CV, monoscocca in fibra di carbonio, trazione posteriore, sospensioni a doppi triangoli sovrapposti anteriormente e McPherson evoluto posteriormente e peso a secco di 940 kg, rappresentano alcune peculiarità dell’Alfa Romeo 4C Spider. Una vettura ancor più estrema rispetto alla corrispondente configurazione Coupé, capace delle seguenti performance: 0-100 km/h in 4”5/10, frenata 100-0 km/h in 36 metri e velocità massima di 257 km/h.
“Bella con l’anima”
La linea è fondamentalmente la stessa della 4C Coupé, con la principale differenza della capote in tela rimovibile con pochi e facili gesti, nonché arrotolabile per trovare alloggio in un’apposita borsa da collocare nell’ esiguo bagagliaio. Certamente non il massimo quando, viaggiando open air, ci si ritrova in un temporale improvviso come accade sovente su percorsi del tipo Bologna- Firenze per intenderci. In sintesi, già questo fattore fa comprendere appieno il carattere estremo della vettura, la quale ha elementi come il climatizzatore e l’autoradio disponibili solo a richiesta.
Quanto alla linea, essa rimane un mirabile esempio di modernità con sapienti richiami a modelli Alfa Romeo del passato, 33/2 litri Stradale in primis. E poi, lasciatecelo dire, i fari anteriori carenati sono di gran lunga più belli rispetto a quelli alquanto strani (e vagamente in stile TVR) della 4C Coupé a specifiche EMEA. Riguardo la carrozzeria, tanto la verniciatura quanto gli assemblaggi risultano impeccabili; non potrebbe essere altrimenti considerato il fatto che questa supercar compatta Alfa Romeo nasce alla Maserati di Modena. Per contro l’abitacolo, che ha una sua caratterizzazione con la fibra di carbonio a vista, mostra ancora un ricorso eccessivo al carry over proveniente da modelli Fiat di categoria ben inferiore. In sostanza, su una vettura che costa la bellezza di 75.000 € chiavi in mano, particolari come il devioluci e la leva tergicristalli della Punto, i comandi clima della 600 e la pulsantiera del cambio di matrice 500 Abarth stonano alquanto.
Ci si diverte anche andando tranquilli
La “nostra” 4C Spider che stiamo per provare, rigorosamente color Rosso Alfa, ha il Pack Racing opzionale. Quest’ultimo (dal costo di 4.150 € Iva inclusa) comprende cerchi in lega a 5 fori da 18” anteriormente e da 19” posteriormente, assetto e scarico sportivi, pneumatici AR Racing e volante sportivo in pelle con inserto in microfibra e cuciture rosse. Dopo aver ripiegato diligentemente la capote, scendiamo (è proprio il caso di dirlo) nell’abitacolo; cinture allacciate, un giro di chiave e il motore 1750 TBI Alfa Romeo si avvia in un sound inconfondibile. Con il sistema Alfa DNA in Normal, cominciamo il nostro viaggio in tutta tranquillità scoprendo che la 4C Spider si può guidare con un filo di acceleratore, tenendo inserite le marce alte in assoluta souplesse, senza che il motore abbia di cui “lamentarsi”. In questi frangenti, però, si nota la pesantezza dello sterzo privo della servoassistenza e con tendenza a “copiare” le diseguaglianze dell’asfalto. Riassumendo, tra il piacere di viaggiare con il vento tra i capelli, il sound niente male e il motore corposo ed elastico, al volante della 4C Spider ci si diverte molto anche andando piano.
A controlli disinseriti “devi darle del lei”
La pista rappresenta l’habitat naturale dell’Alfa Romeo 4C Spider, dove entriamo per una sessione di giri selezionando l’Alfa DNA in Race. Quest’ultima posizione del “manettino” esclude completamente i controlli elettronici di trazione e stabilità, lasciando inserito solamente l’ABS. ABS tarato peraltro molto bene, che non interferisce affatto anche quando si ottiene la massima decelerazione in frenata pari a 1,25 g (!). Con l’elettronica disattivata si possono effettuare inserimenti in curva velocissimi e privi di sottosterzo (a meno di non essere degli incapaci), ma è d’obbligo stare all’erta poiché il sovrasterzo di potenza è sempre “dietro l’angolo”.
Quando la coda vuole a tutti i costi prendere il posto del muso, infatti, è necessario controsterzare e riallineare rapidamente dosando molto bene l’acceleratore, tenendo presente come lo sterzo sia diretto ma non direttissimo. Da notare, inoltre, che in rettilineo lo sterzo necessita di minori correzioni rispetto al comando della 4C Coupé. Infine, sempre in circuito ci si possono togliere parecchie soddisfazioni anche selezionando il DNA in Dynamic. Settaggio, questo, che prevede i controlli di trazione e stabilità attivi ma molto permissivi.
Motore e cambio: un duetto perfetto
Frutto ancora della progettazione Alfa Romeo di Arese, il motore 1750 TBI spinge forte dai 2.200 giri/min. fino a oltre i 6.000 e, contrariamente a quanto asserito da molti, non è affatto carente in allungo. Infatti, la gamma di giri utili è molto ampia e, semmai, la straordinaria propensione a salire velocemente di regime porta in un attimo all’intervento del limitatore traendo in inganno. Tale propulsore è bene assecondato dal cambio Alfa TCT a doppia frizione, in grado di salire di rapporto in appena 130 millisecondi (con il DNA in Dynamic e Race). A titolo di confronto, il cambio elettroattuato monofrizione dell’Alfa 8C Competizione impiega 175 millisecondi. Il difetto sta semmai nelle levette (di plastica) solidali al volante, quando sarebbero di gran lunga preferibili i paddle fissi al piantone. Infine, anche le scalate risultano assai veloci e accompagnate dalla classica doppietta automatica.
Aspettando il 24 giugno
Riassumendo, la 4C Spider è una vettura estrema dedicata a quanti amano guidare nel modo più sportivo possibile. D’accordo, non è certo un modello da grandi numeri, ma fungerà da traino quando la gamma Alfa Romeo sarà veramente ricostituita. Infatti, il prossimo 24 giugno verrà svelata al Museo Storico Alfa di Arese la nuova berlina di categoria media a trazione posteriore. Il nome al momento è top secret, ma noi da tempo un’idea l’abbiamo. Potrebbe chiamarsi Milano.
Gian Marco Barzan
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Una risposta
[…] dalla prima volta che abbiamo provato la 4C, siamo rimasti molto soddisfatti dell’assetto estremo capace di “disegnare” le traiettorie […]