BMW sotto i fari e non solo come vincitore assoluto; il suo motore ibrido fa il prezzemolo in varie categorie. Si fanno notare anche altri piccoli 3 cilindri turbo, come quelli di PSA e Ford. Poi è guerra di CV.
I premi sono stati assegnati e dall’assoluto alle singole categorie, e qualcuno merita in effetti i riflettori. Abbiamo già parlato del poker (quarta volta) dell’ormai notissimo EcoBoost di Ford. Poi PSA che fa faville col suo piccolo, e quindi la straordinaria tecnologia di Tesla. Uno dei primi fattori “strani” in questa filosofia è notare Fiat fuori dai podi. Ma ne vedremo altri.
Subito alle spalle, come già scritto, il “solito” 1.0 Ecoboost della Ford, che quasi si riprendeva anche il titolo assoluto (già suo tre volte). Ma questo è il momento del veicolo ibrido. E il 1,5 litri hybrid BMW si è preso il primo posto anche tra i ” New Engine “, con notevole scarto dal secondo, il V8 4.0 litri biturbo della Mercedes-AMG GT e dal terzo, altro V8 3.9 litri della Ferrari California T. Evidentemente i giurati prediligono novità abbondanti per cavalleria.
Green Engine – Conferma per Tesla, fortissima nella tecnologia totalmente elettrica, che con la Model S fa un figurone già con 385 CV, figurarsi con 700 CV. Tesla ha messo alle sue spalle l’ibrido della BMW i8 e la full electric BMW i3. Per un evento che si considera ” Internazionale ” comincia ad apparire scelta strana (tanto più in questa categoria) anche la scarsa considerazione per le giapponesi.
Categoria sotto 1 litro – Abbiamo già scritto della vittoria di Ford che ha fatto poker, quarta volta vincente nella classe “Sub 1-litre” col suo 3 cilindri Ecoboost di 999 centimetri cubi sovralimentato. Sul podio il tre cilindri della Opel e il due cilindri range extender della BMW i3. Bisogna arrivare alla quinta posizione per trovare il due cilindri Fiat.
1.4 – 1.8 litri – Di nuovo leadership per il sistema ibrido della BMW i8, sul 1.8 TSI del Gruppo Volkswagen e sul 1.6 THP marchiato PSA, affinato e declinato in vari livelli di potenza.
1.8 – 2.0 litri – Ritorno di Mercedes-Benz con il 2.0 Turbo da 360 CV sfoggiato sulle versioni 45 AMG. Sul podio il 2.0 TFSI del Gruppo Volkswagen e il 2.0 diesel Twin Turbo della BMW. Da attendere un po’ troppo nella sequenza perchè ai punti salti fuori il 1.750 da 240 CV dell’Alfa Romeo.
2.0 – 2.5 litri – Finalmente le carte ricominciano a essere distribuite in modo più omogeneo. Dopo il 5 cilindri del 2.5 TFSI in edizione aggiornata rivolto alle Audi RS3 e Q3 (con una piccola differenza in potenza) ecco il diesel 2.2 Mazda e, terzo, il 2.3 Ecoboost turbo benzina della nuova Ford Mustang.
2.5 – 3.0 litri – Trionfo di germaniche. BMW si è messa in tasca questa categoria con il sei cilindri biturbo da ben 430 CV dedicato a M3 e M4. Il fratello montato su M1 e sulle Classi col 35 (SUV inclusi) è seguito dal 2.7 Porsche.
3.0 – 4.0 litri – McLaren segna la tripletta e fa ancora svettare il V8 3.8 litri biturbo. Concorrenza cattivissima: segue il 4.0 biturbo AMG, il 3.8 boxer Porsche. Attendere posto quattro per il V8 3.9 Ferrari.
Oltre i 4.0 litri – La Casa di Maranello si prende qui la rivincita e piazza una doppietta con il V8 4.5 della Ferrari 458 Speciale e l’enorme V12 della F12 Berlinetta (740 CV). Divario enorme fino al terzo gradino su cui si è piazzato il 5.5 V8 biturbo AMG. Poi il campo si stringe tra BMW M5, il Supercharged Jaguar-Land Rover e il V8 6.2 con compressore volumetrico delle Dodge Challenger Hellcat.
La Classifica assoluta International Engine of the Year 2015 – Motore dell’anno 2015
BMW hybrid – 3 cilindri 1.5 litri + elettrico – punti 274
Ford EcoBoost 1.0 tre cilindri turbo – punti 267
PSA Peugeot Citroen DS 1.2 tre cilindri turbo – punti 222
Ferrari 4.5 V8 – punti 221
Mercedes-AMG 2 litri turbo – punti 177
Tesla full-electric powertrain – punti 157
BMW M 3.0 sei cilindri twin-turbo – punti 133
McLaren 3.8 V8 twin-turbo – punti 93
Audi cinque cilindri 2.5 litri turbo – punti 81
Fabrizio Romano