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Jaguar XJ MY 2016 – Svolta epocale

Per la prima volta nella sua storia, la Jaguar XJ adotta un motore 4 cilindri in linea. Con il debutto del Model Year 2016, la berlina ammiraglia di Coventry è completata dal propulsore 2.0 litri turbo a benzina 240 CV di provenienza XF. Nonostante  il modello abbia avuto in sette generazioni unità 6 cilindri in linea, V12, nonché V6 e V8, questo motore non rappresenta affatto un ripiego.

Modifiche mirate
Esteticamente la linea della Jaguar XJ è ancora di straordinaria attualità. Merito dell’equipe guidata dal geniale Ian Callum che ha saputo creare uno stile moderno e contemporaneo, oltreché “di rottura” rispetto alle progenitrici. A Coventry si sono limitati a modifiche di dettaglio, come dimostrano ad esempio le luci a LED con la J stilizzata, la rinnovata mascherina, nonché l’introduzione di cornici cromate riguardanti le prese d’aria inferiori. Infine, come da tradizione, la XJ è realizzata sia a passo normale che lungo. Quest’ultima configurazione vede l’introduzione della versione Autobiography, particolarmente lussuosa. Per quanto concerne gli interni, ferma restando l’atmosfera di altissimo artigianato grazie a pellami e legni pregiati, l’ammiraglia di Coventry può essere equipaggiata ad esempio da un impianto audio Meridian 1300W con 26 altoparlanti. In questo modo la XJ si trasforma in una raffinata “sala da concerto” viaggiante.

Motori molto potenti
Sul fronte motoristico, come accennato in apertura la versione entry level è rappresentata dalla XJ 2.0 4 cilindri 240 CV. Potenza questa che, assieme a un picco di coppia di 340 Nm e al peso limitato a 1.735 kg (il telaio è in alluminio), consente di accelerare da 0 a 100 km/h in 7”9/10 e di raggiungere la velocità massima di 241 km/h. Salendo di categoria troviamo la XJ 3.0 V6 Supercharged 340 CV, capace di staccare lo 0-100 km/h in appena 5”9/10, a fronte della velocità massima autolimitata a 250 km/h. Non mancano le motorizzazioni V8 5.0 Supercharged, declinate in tre versioni: 470 CV, 510 CV e 550 CV, che permettono di coprire lo 0-100 km/h rispettivamente in 5”2/10, 4”9/10 e 4”6/10, a fronte della medesima velocità di punta autolimitata a 250 km/h. Quanto alla versione Diesel, essa consiste nella XJ 3.0 V6 300 CV. In sintesi, il ben conosciuto 6 cilindri a V 24 valvole sovralimentato da due turbocompressori, vede aumentata la potenza dai precedenti 275 CV agli attuali 300. Cifra tonda che permette all’ammiraglia britannica di accelerare da 0 a 100 km/h in 6”2/10, per una velocità massima di 250 km/h. In questo caso a fare “la parte del leone” sono i consumi contenuti, come attesta la media di 5,7 litri per 100 km nel ciclo combinato dichiarata dalla Jaguar. Infine, riguardo la trasmissione la Jaguar XJ adotta l’eccellente cambio automatico ZF a 8 rapporti, mentre la trazione è posteriore, oppure integrale  (limitatamente alla 3.0 V6 Supercharged a benzina).

Su strada continua a essere un punto di riferimento
Da sempre la Jaguar XJ è una vera e propria icona del piacere di guidare; l’ultimissima edizione non fa certo eccezione e ripropone il layout sospensivo a doppi triangoli sovrapposti, un’elettronica di controllo assetto particolarmente sofisticata e il nuovissimo sterzo con EPAS. Quest’ultimo è un sistema di servoassistenza elettrica, introdotto per la prima volta sulla F-TYPE, che nulla ha da invidiare ai tradizionali servomeccanismi idraulici in termini di feedback, comportando inoltre guadagni in termini di risparmio di carburante. In sostanza, ancora una volta al volante della Jaguar XJ si ha l’impressione di essere alle prese con una vettura molto più leggera e compatta, tanta è l’agilità. Una sensazione che la XJ da al proprio pilota fin dal lontano 1968. Concludiamo parlando ancora una volta di motori; oggi fa scalpore la prima XJ della storia con un 4 cilindri 2.0, ma in futuro potrebbe esserci un ritorno alla gloriosa impostazione 6 cilindri in linea tipicamente Jaguar. Ipotesi remota? Non più di tanto.

Gian Marco Barzan

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