Impressioni di guida
L’antica filosofia americana “non c’è nulla che sostituisca i centimetri cubi”, sta alla base del motore che equipaggia la nuova Mini John Cooper Works. Questo propulsore, infatti, è un 2.000 cc turbocompresso che eroga il 23% in più di coppia massima rispetto alla precedente unità 1.600 cc, anch’essa sovralimentata. L’ elasticità di marcia migliora del 10%.
Il motore 2.000 cc TwinPower Turbo a benzina della Mini JCW eroga 231 CV da 5.200 a 6.000 giri/min., la coppia massima di 320 Nm da 1.250 a 4.800 giri/min.. Conseguentemente, con il cambio automatico presente sull’esemplare provato, lo 0-100 km/h si compie in appena 6”1/10 a fronte della velocità massima di ben 246 km/h. Fin dai primi chilometri percorsi al volante di questa “super Mini”, emerge il notevole vigore ad ogni regime del propulsore, nonché la linearità di funzionamento che sulle prime potrebbe trarre in inganno circa le (alte) prestazioni effettive. In altre parole, il “vecchio” motore 1.600 TwinPower Turbo era sì meno elastico, ma in proporzione mostrava un carattere più esuberante. Riguardo la trasmissione, il cambio automatico Steptronic a sei rapporti coniuga come pochi altri il comfort alla sportività, dimostrandosi velocissimo nel salire di rapporto con il programma manuale. Apprezzabile il layout della leva che va tirata per salire di rapporto, nonché spinta per le scalate (invero non sempre veloci).
“Go kart feeling elevato all’ennesima potenza”
A quanti si chiederanno perché non è stato scelto un autobloccante del tipo meccanico, rispondiamo che in presenza di un semplice McPherson tale soluzione avrebbe comportato eccessivi “schiaffi” allo sterzo sotto forte accelerazione. Inoltre, come optional vi sono gli ammortizzatori a controllo elettronico Dynamic Damper Control (presenti sull’esemplare testato).
Dal punto di vista estetico la Mini JCW non è certo vettura adatta a chi desidera passare inosservato. Ma non si poteva fare altrimenti, poiché il kit aerodinamico non è messo lì per fare scena ma è funzionale alle alte prestazioni.
Gian Marco Barzan
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