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Test drive – Honda Civic Type R: “Honda d’urlo”

Anche la Honda Civic Type R si converte al turbo. La neonata generazione della sportiva nipponica, adotta un motore 2.0 VTEC sovralimentato erogante la bellezza di 310 CV a 6500 giri/min.

 
D’accordo, gli allunghi imperiosi fino ai 9000 giri/min. dei precedenti VTEC aspirati sono relegati nel libro dei (bei) ricordi, ma in compenso la nuova unità turbocompressa eroga 400 Nm di coppia massima da 2500 a 4500 giri/min.. Una bella differenza rispetto ai motori precedenti, che cominciavano a spingere sul serio solo oltre i 6000 giri/min.

Performance da prima della classe
La potenza di 310 CV, unitamente al peso contenuto in 1382 kg, consentono alla Honda Civic Type R di staccare lo 0-100 km/h in 5”7/10.

Ma a impressionare ancor più è la velocità massima di 270 km/h, ossia la stessa della Honda NSX “prima maniera”. Naturalmente un’andatura del genere è praticabile solo in pochi tratti senza limiti di alcune autostrade tedesche, ma la dice lunga circa l’ottimo coefficiente aerodinamico della vettura nonostante i vari “generatori di downforce” quali l’alettone, il diffusore posteriore e lo spoiler frontale.

Sospensioni esclusive
Per una vettura a trazione anteriore come la Civic Type R non è certo compito facile gestire 310 CV.

Conseguentemente, sono state adottate soluzioni tecniche molto sofisticate come ad esempio la sospensione anteriore McPherson a doppio snodo. Quest’ultima, infatti, presenta lo stelo dell’ammortizzatore svincolato dall’asse di rotazione della ruota, permettendo quindi un lavoro ottimale da parte del differenziale autobloccante. Autobloccante vero, ossia del tipo meccanico e non un semplice upgrade dell’ESP come avviene su alcune concorrenti. Degno di nota, infine, anche l’Agile Handling Assist che frena leggermente le ruote interne alla curva contribuendo a inibire il sottosterzo.

Il motore “ha tanta schiena anche in alto”
Guidando la Honda Civic Type R non solo si apprezza l’eccezionale disponibilità di coppia ai bassi e medi regimi, ma anche il surplus di spinta oltrepassati  i 4500 giri/min. che porta a raggiungere in un attimo la potenza massima. In altre parole, si tratta di un motore turbocompresso che non si stempera agli alti regimi, contrariamente a molte altre unità analoghe. Inoltre, la grinta è adeguatamente sostenuta dal cambio manuale a 6 rapporti dagli innesti “secchi”, brevi e precisi.

In curva va che è una meraviglia
Le Honda Type R da sempre non conoscono la parola sottosterzo ; l’ultima Civic ad alte prestazioni non fa certo eccezione. Più in dettaglio, infatti, la vettura sembra quasi “scavare” le traiettorie con l’avantreno inserendosi in curva assai velocemente, percorrendola poi all’insegna della neutralità. Il differenziale autobloccante per parte sua aiuta a scaricare a terra la potenza e, grazie al raffinato layout sospensivo citato in precedenza, non da assolutamente “schiaffi” allo sterzo sotto forte accelerazione nelle marce basse. Promossi a pieni voti, infine, i freni, potentissimi ed esenti da fading anche dopo ripetute staccate al limite. Difetti?  La Civic Type R è sin troppo vistosa, ma le varie appendici aerodinamiche sono funzionali alle alte performance, quindi si finisce per non considerare più quest’aspetto.

Gian Marco Barzan  

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