Audi A3 e-tron – fioccano ordini ma…
Audi ha già messo in conto oltre 10.000 ordini per la sua tecnologica A3 e-tron ” full-electric “, compatta sportiveggiante puramente elettrica a basso impatto ambientale. Merito dell’avanguardia ecofriendly.
Un dato ufficializzato direttamente da Ulrich Hackenberg, responsabile dello Sviluppo del costruttore di Ingolstadt in una intervista ad un importante giornale tedesco. E secondo le stime la cifra è incrementabile di un terzo entro l’estate, con soddisfazione della Casa dei Quattro Anelli.
Ma… C’è un ma. Perché l’interesse per la versione di modelli sportivi con sistema propulsivo di nuova generazione è una realtà, ma ci sono mercati ricettivi e già più pronti ad assimilare una filosofia “ecofriendly”, specie nei confronti di auto compatte, dinamiche e scattanti.
Audi A3 e-tron Sportback è una compatta ibrida sportiva con funzioni di recupero dell’energia ma anche con ricarica mediante sistema plug-in, dalla presa di corrente di casa o dalle colonnine, la cui installazione in alcuni Paesi è a uno stadio avanzato – nordamerica in testa – e velocizzato in determinati Paesi europei. Mercati dove la mobilità “pulita” viene anche ben incentivata.
L’esempio lo aveva dato anche la moderna e compatta BMW i3 puramente elettrica: già nel 2014 è stata commercializzata in oltre 17.000 esemplari, gran parte negli Stati Uniti.
Il programma di evoluzione Audi continua deciso e conta molto sulla A3 e-tron (commercializzata in Italia da una decina di mesi, ora in vendita a 40.500 Euro) che combina il motore benzina 1.4 TFSI con l’unità elettrica per 110 più 75 kW (equivalenti a 150 + 102 CV) e il cambio S tronic a 6 rapporti con motore elettrico integrato.
Audi dichiara un consumo combinato nel ciclo misto di 1,6 litri per 100 chilometri a cui corrispondono emissioni di CO2 di 37 g/km.
Sfruttata al meglio la combinazione del gruppo propulsivo l’autonomia può arrivare a 940 chilometri con un raggio di azione a batteria utile per 50 chilometri. Questo con un’accelerazione 0-100 km/h in 7,6 secondi.
Anche Hackenberg si dice convinto che la sfida è nel velocizzare il migliore rendimento delle tecnologie per la propulsione elettrica. Questo vale per i modelli elettrici quanto per l’utilizzo a ” Zero Emissioni ” delle Hybrid.
Con tempi di ricarica ridotti e capacità di percorrenza in modalità elettrica di 500 chilometri, l’autonomia non sarà più ritenuta un problema. E già ci sono esempi illustri che hanno standardizzato l’obbiettivo. Oltre a questo, secondo il top manager servono anche incentivi appetibili per appoggiare il futuro della propulsione alternativa. Perché ecologico può benissimo andare a braccetto con divertente.
Toyota non è più la sola!
Se la compro me le tolgono le scritte sulle fiancate?
Un’altra full-elettric!
Una roba incredibile
Il fatto che le ha messe in conto non significa che le abbia vendute…