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Chevrolet FNR – fantascienza più realistica tra test nascosti

Guardatale, sembra perfetta, scappata fuori da Blade Runner. Ma la fantascienza sembra diventare più realistica con le info su test …” nascosti “. Sul prototipo Chevrolet FNR elettrico a guida autonoma gira qualche indiscrezione. chevrolet_fnr_concept_autonomo_010

Potenziale tecnologico

Da una buona fonte statunitense è stata vista girare una versione camuffata alla “Drago Volante” in una piccola pista nascosta intorno a Detroit e poi di nuovo poco fuori Las Vegas. Infatti aa corsa al veicolo a guida autonoma spinge sul tempo per vedersela con la sempre più forte concorrenza in questo campo ormai “di grido”. La Chevrolet FNR deve essere super informatica, sportiva e deve essere reale. Con doti da fantascienza ma concreta.

Sul fatto che GM ci creda per esibire il suo potenziale tecnologico è chiaro. Il fatto che stia portando avanti altri test più avanzati e realistici non lo ha messo particolarmente in mostra, ma lo sviluppo pare continuare con obbiettivi serissimi. General Motors aveva portato il prototipo al Salone di Shanghai, lasciando decisamente colpiti da estasi i visitatori. Per il Salone di Francoforte vuole evidentemente preparare qualcosa di ancora più eclatante e credibile. Il concept di auto elettrica a guida autonoma Chevrolet FNR dimostra con le sue caratteristiche e con il suo design che il futuro è davvero alle porte.

Soluzioni molto avanzate

Concepito e realizzata dal Pan Asia Technical Automotive Center (PATAC) della General Motors, la Chevrolet FNR è una specie di “capsula” dalle soluzioni stilistiche e ingegneristiche decisamente avanzate, superlativa rappresentazione di iper-car di un domani che vuole essere sempre più vicino. Star Trek è tra noi. La mobilità del prossimo decennio, con motori elettrici singoli montati in ogni ruota, ricarica di energia delle batterie ad induzione, wireless senza collegamento via cavo, e sistema di guida autonoma con sensori radar alloggiati sul tetto. Siamo un bel passo oltre l’accessibilità e l’avviamento key-less. Per farla funzionare serve il riconoscimento dell’iride dei proprietari, messi in memoria.

L’intelligenza artificiale della Chevrolet-FNR mette a disposizione dei viaggiatori una funzione di “personal assistant” che mantiene il monitoraggio costante delle condizioni in cui svolge il movimento del veicolo, consiglia e gestisce gli spostamenti in funzione dei dati rilevati, delle necessità ma anche delle scelte individuali. Il rapporto tra prestazioni possibili e risparmio energetico è un fattore determinante nel “pensiero” digitale.

Essenzialismo pragmatico

Il prototipo FNR è un grande studio di aerodinamica con spunti aeronautici. In particolare a bordo troneggia un enorme schermo che praticamente rappresenta quasi l’intera plancia. Il passaggio dalla modalità di guida autonoma a quella manuale avviene con un comando gestuale, senza alcun intervento su pulsanti o joystick. Del resto gran parte delle funzioni sono a comando vocale o gestuale. Inoltre, anticipando i gusti di una mobilità giovane e sportiva, il prototipo di GM con il suo marchio Chevrolet evita ogni accenno di lusso. Qui vige l’essenzialismo più pragmatico, l’hi-tech puro e il design iperfunzionale.

L’apertura “a guscio” coinvolge quattro parti della struttura ad altissima resistenza e della carrozzeria, con ampie, molto ampie superfici trasparenti, per un sistema di accesso all’abitacolo che si rifà al mondo degli aerei militari. Parlare di tetto è in effetti un eufemismo. Praticamente è una cupola che fa vivere il paesaggio in toto, magari mentre in funzione di guida autonoma si guardano film, internet o messaggi. Per finire poi un piccolo cockpit digitale sul tunnel e sedili unici a guscio e girevoli su 180 gradi che ricordano i sedili delle astronavi. Luci Laser e Led laser a profusione, anche per l’ambientazione a bordo.

 Fabrizio Romano

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