Faraday Future – fa sul serio nella sfida elettrica

Sembra facciano sul serio e da subito alla Faraday Future – in partenza, nella sfida all’auto elettrica (e ibrida plug-in), soprattutto sportiva. Nel mirino ha nomi come Tesla e BMW – Per assicurarsi un forte potenziale nella concorrenza ha preso manager di spicco.
Il settore preso di mira è quello premium, a partire dagli Stati Uniti, al motto “non siamo Tesla, ma non siamo nemmeno Fisker”.

La start-up californiana Faraday Future è stata costituita a fine 2014, e ha pianificato il debutto di un modello elettrico entro il 2017. Per partite con un potenziale bello forte l’azienda ha convogliato circa 200 addetti (con previsione di arrivare a 300 nel 2016), e si è garantita l’esperienza di manager di rilievo; vari nomi hanno lavorato per i rivali.
Come riporta la rivista d’Oltreoceano Motortrend, il team conterebbe su Nick Sampson, “rubato” a Tesla dove si era occupato dello sviluppo dello chassis di Model S. Si parla poi di Richard Kim, sfilato a Bmw per la sua esperienza nel design sia di i3 sia di i8. O di Silva Hiti, responsabile del powertrain di Chevrolet Volt, il modello ad autonomia estesa di General Motors.

Nel team altamente qualificato di Faraday Future rientrerebbero, tra gli altri, Pontus Fontaeus (designer di interni con trascorsi in Lamborghini, Ferrari e Land Rover) e Porter Harris (arrivato da SpaceX ed esperto in batterie di nuova generazione). L’impressione è quindi che la società californiana voglia conquistare un posto di rilievo nel settore.

Particolari e dettagli devono essere ufficializzati; ciò che la FF vuole lasciare intendere è di puntare a offrire capacità di energia addirittura superiori rispetto a un leader del campo come Tesla: il riferimento è a un 15% in più. E Tesla Model S ha versioni da 70 kW, 85 e nelle più recente configurazione anche 90, anche con rotori per quattro ruote motrici. Giusto mentre si è in attesa del primo SUV Model X. In questo senso l’annuncio di Faraday Future è un po’ azzardato…