Trazione posteriore, raffinate sospensioni e struttura in alluminio, la Jaguar XE è il miglior esempio in termini di tenuta di strada, stabilità e maneggevolezza della propria categoria. Abbiamo provato la versione 2.0D 180 CV R-Sport, rigorosamente con cambio manuale a 6 marce, capace di accelerare da 0 a 100 km/h in 7”8/10.
Sarà che richiama la celebre livrea Old English White di molte Jaguar storiche, fatto sta che il color Polaris della “nostra” XE è semplicemente magnifico. Questa tinta, infatti, valorizza appieno la linea del modello evidenziandone mirabili connubi tra eleganza e sportività, classico e moderno. Quanto all’abitacolo, l’impronta minimalista tipica della XE può essere mitigata scegliendo con cura gli allestimenti e i pellami pregiati, fermo restando il fatto che permangono alcune plastiche non propriamente intonate al prestigio della vettura. Ottima, infine, l’abitabilità per quattro persone, mentre l’eventuale quinto passeggero centrale è costretto a viaggiare un po’ sacrificato.
La grinta è quella giusta, la silenziosità anche
L’unione tra diversi fattori quali la trazione posteriore, il bilanciamento sui due assali di 50-50, le sospensioni anteriori a doppi triangoli sovrapposti e posteriori con asse integrale Link, nonché l’Adaptive Dynamics (assetto a regolazione elettronica opzionale), contribuisce in modo determinante alla precisione di guida della Jaguar XE. Le curve sono percorse all’insegna della neutralità e solamente escludendo l’ESP vi è un lieve sovrasterzo di potenza. Tendenza, questa, facilmente controllabile tramite lo sterzo servoassistito elettricamente che risulta diretto, saldo e “comunicativo”. Riassumendo, la Jaguar XE ha un comportamento del tutto assimilabile a quello della sportiva F-Type ma con molto più comfort.
Gian Marco Barzan
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