Con la riforma della Pubblica Amministrazione scompare il vecchio libretto di circolazione, che sarà inglobato nell’attestato di proprietà. Il ddl sulla PA non cancella definitivamente il Pra ma semplicemente lo sottrae alle competenze dell’Aci, per trasferirlo alla Motorizzazione.
L’emendamento in base al quale Pra e Motorizzazione vengono unificati in una banca dati unica, consentirà risparmi per 60 milioni di euro. Alla Motorizzazione confluiranno le informazioni sulla proprietà dei veicoli, attraverso il certificato, e le loro caratteristiche tecniche, riportate fino ad ora sul libretto.
L’obiettivo è tagliare spese e duplicazioni inutili, ma la nuova iniziativa suscita qualche perplessità in quanto, dopo bozze di decreti e disegni legge, adesso potrebbe esserci un problema dovuto alla mancata cancellazione di un organo doppione del ministero. Infatti, dopo aver parlato di abolizione, accorpamento, e tante altre promesse diverse, il governo ricolloca l’Aci nelle sue funzioni effettuando solo un trasferimento. È come spostare una spesa da un posto all’altro.
Al momento è certo che il libretto non ci sarà più e avremo un documento unico per i veicoli. Ma lo scopo reale della riforma, il cui obbiettivo era quello di tagliare spese e duplicazioni inutili, non è stato raggiunto. Stiamo a vedere.