Tra le auto di un’altra epoca, quando il rapporto tra uomini e auto era completamente diverso la Peugeot 205 GTi 1.9 è quella che i più hanno sognato di possedere. Un desiderio non accessibile a tutti visto che nel lontano 1989 per avere la versione sportiva GTI bisognava “sborsare” 21 milioni di vecchie lire.
Per quelli di voi che non hanno familiarità con la 205 GTi Gutmann, si tratta di un modello modificato dall’allora preparatore tedesco che gli ha dato il nome: Kurt Gutmann, ex pilota che nel 1982, inizia a potenziare le prime Peugeot, diventando presto il più importante elaboratore di vetture del Leone.
Gutmann in quegli anni, ha preparato in tutto 300 vetture e di queste solo una decina sono state importate in Italia, quindi riuscire a recuperarne una in ottime condizioni, riportandola alla sua gloria originale, per Peugeot Italia è stata una enorme soddisfazione.
Rispetto allo standard Peugeot 205 GTi 1.9, al modello Gutmann è stata trapiantata la testata della mitica 309 16V sul basamento della 1.9 GTI standard da 130CV con l’aggiunta di un nuovo radiatore dell’olio, di alberi a camme specifici, di una nuova mappatura della centralina e di uno scarico sportivo. Così la coppia è passata da 165 Nm a 180 e i cavalli da 130 a 160CV, con un regime di rotazione a 6.500 giri/min. Dati incredibili negli anni ’90, soprattutto considerando che si è riusciti a ottenere uno scatto da 0 a 100 km/h in circa 8 secondi, e una velocità massima di ben 230 km/h. Il tutto associato a un peso che non supera i 1.000 kg
Il motore si è trasformato in una unità bialbero a quattro valvole per cilindro, con un rapporto finale accorciato che passa da 3.68 a 3.94 e la quinta marcia allungata da 0.88 a 0.81 accoppiate ad una frizione rinforzata e a nuove pastiglie freno dalle prestazioni migliori.
Ma Gutmann non ha solo modificato il motore, ha anche irrigidito e ribassato l’assetto di 30mm, ha montato una nuova barra duomi all’anteriore, ha aumentato il rapporto di trasmissione finale rinforzando la frizione e aggiunto dischi freno più potenti, montando poi cerchi in lega speciali da 15 pollici che ha vestito con pneumatici maggiorati 195/50 e, per finire con un tocco di classe, ha aggiunto la scritta “i 16 V” sul portellone posteriore. Internamente i cambiamenti sono sottili ma efficaci.
Infatti, il preparatore tedesco è intervenuto sul volante montandone uno a tre razze, dal diametro ridotto rivestito in pelle, il cruscotto riporta loghi e scritte Gutmann, poi è stato aggiunto un pomello sportivo e fondini della strumentazione bianchi, perché “anche l’occhio vuole la sua parte”.
La verità? Abbiamo apprezzato le 205 GTi più di qualsiasi hot-hatch (compatta sportiva) guidata fin da quando abbiamo iniziato, circa una vita fa, a scrivere di automobili.
Certamente oggi le auto sono più tecnologiche, sicure e ecologiche, ma il piacere che regala una guida più spigolosa, dove il rapporto uomo-macchina diventa unico… non è paragonabile.