Strade in plastica – collaudi pronti
In Olanda i collaudi delle strade in plastica inizieranno a breve. Lo ha confermato il sindaco di Rotterdam.
Del resto l’Olanda è sempre a l’avanguardia, disponibile a considerare l’impiego di nuove soluzioni, eco, bio, hi-tech.
Un’altra iniziativa si va ad aggiungere ad altre già presenti nei programmi di sviluppo.
Come si pensa sempre a ridurre le emissioni si considera anche a evolvere il concetto di strade, l’asfalto per la precisione. Se ne è fatto portavoce il sindaco di Rotterdam il quale ha affermato con sicurezza che entro tre anni verrà inaugurata un tipo di strada ricoperta di plastica invece che di asfalto. In sostanza, utilizzare bottiglie e altri prodotti riciclati per sostituire l’asfalto.
C’è chi potrebbe dire che si tratta comunque di materiali derivati dal petrolio. E’ vero, però con questa soluzione si eviterebbe di usare nuova materia prima e allo stesso tempo di far fronte almeno in parte al problema dello smaltimento.
I collaudi quindi partiranno a breve di verifiche tecniche, come sulle caratteristiche di aderenza che la copertura deve garantire su asciutto come bagnato, la resistenza e durata nel tempo, e quindi i costi. Dagli studi il nuovo “asfalto di plastica” è in grado di sopportare tranquillamente temperature fino a 80° centigradi, ridurre i tempi di applicazione (verrebbe steso in blocchi preassemblati) e, cosa altrettanto importante, permettere un agevole inserimento e integrazione di tubazioni impianti di sistemi digitali sotto al suo manto, utilizzando l’intercapedine fra i blocchi e il suolo.
Quindi si potranno integrare altre soluzione di nuove generazione, come gli avvisi luminosi e la ricarica elettrica. O altroancora, seguendo il filo logico di altre iniziative intraprese. Insieme a zone in USA e Canada, per esempio, in Olanda, primo in Paese europeo, hanno iniziato a usare solar roadways con linee luminescenti – si ricaricano col sole del giorno ed emettono luce per 10 ore restando funzionali la notte. Da Aprile 2014, due tratti stradali hanno iniziato a utilizzare queste “glowing lines” sulla N329 vicino a Oss, appunto in Olanda.
Con una gomma speciale, ottenuta dal riciclo e sensibile alle vibrazioni – il Pavagen – una start-up britannica ha puntato sulla energia cinetica per ottenere dal movimento dei veicoli e dei pedoni energia utile a ricaricare smartphone e tablet wi-fi, a illuminare strade e segnaletica ecc. Già dall’anno scorso una ventina di Paesi la stanno testando “per zone”, e i test anche in questo caso aumentano progressivamente.