A Freddie sono bastati pochi giri per trovare il giusto feeling con la vettura e siglare il miglior tempo (1:56.645) nella prima sessione di libere in un tracciato che non aveva mai visto prima. Nelle seconde libere, invece, a strappargli il giro più veloce è stato Riccardo Ragazzi, con un vantaggio risicato di soli 38 millesimi.
Niente da fare per gli avversari invece nelle pre-qualifiche, dove Hunt è stato nuovamente il più veloce, migliorandosi (1:55.361) e staccando anche il biglietto per l’accesso alla SuperPole che decretava la griglia di partenza di gara 1. Questa sessione è stata veramente spettacolare: una vera battaglia a colpi di cronometro, dove i primi dieci, guidati anche in questa occasione dall’inglese, sono rimasti racchiusi in meno di un secondo.
In gara 1 Freddie Hunt, scattato dalla pole position, ha preso il largo, dimostrando di saperci fare. Sembrava avere la vittoria in pugno, ma un problema al cambio al dodicesimo giro gli ha fatto perdere terreno. Nonostante l’handicap, Hunt ha deciso di continuare, chiudendo in settima posizione, potendo contare solo su una marcia (la quarta). In gara 2, il figlio dell’ex campione del mondo, ha subito cercato il riscatto, ma l’impeto di volersi imporre gli ha tolto lucidità, che gli sono costati alcuni errori (e un drive through per aver tamponato la vettura di Adrien De Leener) e alla fine ha rimediato un undicesimo posto.
“E’ stato un weekend interessante – ha dichiarato Freddie – dove ho avuto la possibilità di correre in un campionato competitivo con auto bellissime. Mi è piaciuta anche l’atmosfera. Sono veramente grato a Maserati per avermi concesso questa opportunità”.