Honda Project 2&4 – doppie sensazioni
Progetto creativo che si immerge nelle emotività della guida o meglio, sensazioni di guida ” immersive ” – il riferimento è alla ” Honda Project 2&4 ” che il marchio giapponese ha preparato per il menù del Salone di Francoforte. La ricetta in questo caso è il risultato delle competenze del marchio nel mondo della mobilità a due e a quattro ruote .
Il gioiellino da cui scaturisce l’energia è il motore da competizione della RC213V MotoGP, modificato per rendere la Honda Project 2&4 idonea a circolare sulle strade aperte al traffico; con l’eclettica libertà sportiva di moto e auto .
Il V4 da 999 cc a quattro tempi tira fuori la potenza massima di oltre 215 CV a 13.000 giri/min., con la coppia massima di oltre 118 Nm che trova il picco a 10.500 giri/min. Il cambio è a sei rapporti a doppia frizione ( DCT, Dual Clutch Transmission ). Un’ingegneria capace di spingere la “zona rossa” fino al notevole regime di 14.000 giri/min.
La filosofia progettuale “The Power of Dreams” che tanto ispira Honda trova un bell’esempio di originalità.
E’ il frutto del concorso “Global Design Project” che la Casa organizza al suo interno per stimolare la creatività dei reparti R&D Honda come un unico “Team Honda”.
Oltre 80 designer e progettisti si sono confrontati. Il risultato di Honda Project 2&4 è stato concepito dal reparto R&D moto di Honda con sede ad Asaka e progettato in collaborazione con il reparto R&D auto situato a Wako. Obiettivo: creare un’esperienza di guida intensa, elettrizzante come una corsa in sella, accattivante come le virtuose manovre al volante.
Vi si ritrovano avanzate tecnologie come richiami alla tradizione del marchio nelle competizioni. Il design delle sovrastrutture e la posizione del motore sono ispirati alla famosa Honda RA272 del 1965. La struttura lascia a vista il telaio e le parti funzionali dell’auto, proprio come avviene per una moto. La sagoma è decisamente compatta, con 3.040 mm in lunghezza, 1.820 mm in larghezza e 995 mm in altezza. Pesa solo 405 kg questo arrembante veicolo, a vantaggio della resa della potenza del motore che, collocato in posizione centrale, contribuisce al baricentro basso. Risultato: reattività straordinaria.
E in fatto di sensazioni, ha la sua parte il cockpit scoperto con sedile del guidatore sospeso appena sopra il livello dell’asfalto. Ciò che si prova nel trovarsi il più vicino possibile all’azione, potendo spingere la “zona rossa” fino a 14.000 giri/min., evoca quella sensazione di guida immersiva dalle performance estreme che Honda ha cercato di rappresentare con Project 2&4 .
Come un super Go-kart dalle doti eccelse. Ma per il marchio significa anche innalzare le aspettative per il futuro della mobilità a un livello superiore.
Certo una intrigante curiosità al 66°Salone di Francoforte – dal 19 al 27 settembre – in mostra allo stand B11 nel padiglione 9.0.
Aspettando di vederla sulle strade…
Un super Go-kart
Ricorda la Honda RA272 del 1965
Un giocattolo da competizione modificato da strada
Penso che rimarrà un progetto