Made in Italy nelle grinfie di Giulia
Sappiamo bene che Alfa Romeo Giulia è tra le regine del Salone di Francoforte 2015. L’eccellenza dell’industria italiana si è presa e si prende cura della “sposa” con il Quadrifoglio. Il meglio italiano nelle grinfie di Giulia – la più nobile con i suoi riflettori .
Alla Quadrifoglio Magneti Marelli fornisce un contributo importante per tecnologie e sistemi elettronici. A partire dal CDC, “cervello” di bordo per elevare handling e prestazioni.
CDC come “supervisore” che adatta dinamicamente l’assetto dai dati di sensori inerziali che misurano accelerazioni verticali, laterali e longitudinali nonché la rotazione. Coordina l’Alfa DNA, il Torque Vectoring (che porta il differenziale posteriore a gestire la coppia delle ruote), l’Aero Splitter (gestisce la deportanza, ovvero la forza aerodinamica che influenza l’aderenza) e l’Active Damping Control (sospensioni elettroniche adattative), oltre a controllo stabilità, freni, sterzo.
Per Giulia Quadrifoglio Magneti Marelli ha sviluppato il sistema multimediale di infotainment e navigazione Connect 3D Nav, con display TFT da 8,8” “total black”. Si basa su una piattaforma “open source”, ed è strano che per molti versi usi il linguaggio più “ribelle” e anticonvenzionale: Linux. L’interfaccia (player, navigazione, parametri funzionali) è gestita principalmente tramite il Rotary Pad e il display TFT. che visualizza settaggi, diagnostica, park assistant, come pure l’assetto e lo scambio di dati.
Lo zampino di Magneti Marelli si ritrova nell’illuminazione. Giulia Quadrifoglio ha proiettori Xenon dotati di AFS (Adaptive Frontlight System). I LED firmano luci di posizione, luci di curva e indicatori di direzione. Rientrano nel concetto di stile voluto da Alfa Romeo, così come per fanali posteriori a LED.
Altri contributi entrano nel motore 3.0 bi-turbo 510 CV, per la farfalla motorizzata o il collettore di aspirazione. Di Magneti Marelli anche componenti delle sospensioni, scarico, pedaliera.
E qui arriviamo ad un altro punto. Quanto possono influire, nell’enfatizzare i sensi, la ricercata raffinatezza dei dettagli e dei materiali?
Alcantara ne fa una questione di emozione (italiana) che ha interpretato per la Quadrifoglio Verde.
L’abitacolo è uno spazio in cui Alcantara alterna alla fibra di carbonio dei sedili Sparco: qualità come culto e riduzione del peso per un’anima dichiaratamente sportiva.
Il centrale seduta dei sedili ultra-leggeri in color grigio antracite è lavorato con impunture tono su tono, alternandosi alla pelle per favorire tenuta e traspirabilità. Su questa linea il materiale di Nera Montoro diventa l’elemento distintivo del volante, con l’inserto in nero “alle 10 e 10”.
Giulia è la grande occasione Alfa Romeo e l’eccellenza dell’industria italiana, tecnologica e di design, condividono responsabilità e onori nell’infondere al gusto della guida un tocco speciale. Il successo da tanti sperato sarà anche una questione di ingegno ed emozioni.
L’eccellenza dell’industria italiana
Per Marchionne o la và… o la spacca!
Una bella scommessa
Per fortuna l’Italia all’estero non ha mai perso il suo appeal