MAZDA 2 – Test 1.5 90 CV Skyactiv-G Exceed
Quello che colpisce mettendosi al volante della Mazda 2 è l’ottima visibilità che, accompagnata dalla leggerezza e dalla precisione dello sterzo, consente di guidare agilmente attraverso la giungla urbana. Cambio ottimo, motore poco brillante ma efficiente.
Esteticamente più accattivante che in passato, la nuova Mazda 2, in versione 1.5 90 CV Skyactiv-G Exceed mette in evidenza il frontale più ampio, caratterizzato dalla grande presa d’aria con cornice cromata che si estende fino ai quattro fari sottili a Led sia a parabola sia a proiettore, in modo da offrire una migliore illuminazione. I quattro fari agiscono in combinazione con il sistema opzionale “High Beam Control” che commuta automaticamente abbaglianti e anabbaglianti in modo da non impedire la visibilità agli altri utenti della strada.
Alcune indovinate nervature conferiscono maggior slancio alla carrozzeria, mentre la parte posteriore è stata completamente ridisegnata e ora ospita dei gruppi ottici a sviluppo orizzontale con forma a “U” che si incastonano alla perfezione nel portellone.
Dei tre allestimenti disponibili (Essence, Evolve ed Exceled) il più completo è indubbiamente il terzo, che può contare su dotazioni hi-tech di alto livello. Nella versione con motore a benzina di 1,5 litri di cilindrata e 90 cavalli di potenza, utilizzato per questa prova, con un’extra di 600 euro si può avere anche l’head-up display, il sistema d’infotainmen Mzd Connectt con connessione al display touch screen da sette pollici compatibile con tutti i tipi di smartphone e quindi connettibile con Internet, oltre a fari full Led intelligenti, frenata automatica d’emergenza tra quattro e trenta chilometri all’ora di velocità e ai sistemi di monitoraggio degli angoli morti dei retrovisori di aiuto nelle operazioni di parcheggio e di intervento in caso di errata manovra con deviazione dalla corsia di marcia. Si tratta di una serie di sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida presenti finora solo su automobili di categoria superiore.
Tra questi opzionali, il più interessante in quanto dà un tocco da ammiraglia alla Mazda 2, è l’head-up display, inedito per questo segmento di mercato.
Tre i propulsori con i quali si può equipaggiare la Mazda 2, tutti a quattro cilindri di 1.5 litri di cilindrata, due sono a benzina con 75 e 90 cavalli di potenza a cui si aggiunge un nuovo turbodiesel Skyactiv-D 1.5 litri, ma con 105 cavalli di potenza e coppia di 230 Nm, progettato per raggiungere la combustione ideale con un rapporto di compressione molto basso. Sempre della famiglia Skyactiv sono anche i due cambi, manuale e automatico, che collaborano, per la riduzione dei consumi e delle emissioni nocive, con il sistema “i-stop” che si attiva durante le soste ai semafori e “i-cloop” per il recupero dell’energia in frenata.
Per il mio test ho scelto la motorizzazione a benzina con 90 cv e 16 valvole, iniezione diretta e variatori continui di fase per i due alberi a camme, con un rapporto di compressione record: 14 a 1.
Salendo sulla Mazda 2 si nota subito che è stato privilegiato chi prende posto nelle due poltrone davanti, in quanto gli otto centimetri guadagnati nel passo, rispetto alla precedente generazione, si percepiscono poco sia per quanto riguarda la seduta posteriore, che per la capacità del vano bagagli (280 litri). E’ possibile ampliarne la capacità fino a 950 litri, eliminando però i posti dietro.
Quello che colpisce mettendosi al volante della Mazda 2 è l’ottima visibilità che, accompagnata dalla leggerezza e dalla precisione dello sterzo, consente di guidare agilmente nel traffico urbano. Ma è affrontando le strade extraurbane e i tratti autostradali che la Mazda 2 ha dimostrato i grandi progressi compiuti, grazie al suo comportamento rigoroso con un rollio molto ben contenuto in curva, che dà l’impressione di essere ai comandi di un’automobile di maggiori dimensioni. Le marce sono lunghe e gli innesti del cambio sono morbidi e precisi.
Il motore della Mazda 2 si è comportato bene, anche se non essendo sovralimentato, ai bassi regimi ha rivelato una mancanza di coppia obbligando ad agire con una certa frequenza sul cambio con il livello del rumore che tendeva a salire leggermente. Il lato positivo di questa caratteristica si traduce con un consumo medio inferiore ai 6 litri/100 km. Il rapporto delle marce piuttosto lungo non favorisce invece gli scatti in ripresa, ma la Mazda non è la sola casa costruttrice ad aver usufruito di questo sotterfugio per abbassare i consumi.
Gianni Montani
LA TECNICA DELLA MAZDA 2 90 CV
• motore: anteriore trasversale, 4 cilindri in linea, 16 valvole, iniezione diretta di benzina, cilindrata 1496 cc, potenza 90 CV a 6000 giri/minuto, coppia 148 Nm a 4000 giri/minuto
• classe ambientale: Euro 6
• trazione: anteriore
• sterzo: a cremagliera, servocomando elettrico
• cambio: manuale 5 marce
• sospensioni: anteriori montanti McPherson, posteriori a ruote interconnesse
• freni: anteriori dischi autoventilati, posteriori a tamburo
• capacità vano bagagli: da 280 a 950 litri
• capacità serbatoio carburante: 44 litri
• peso: 1050 kg
• misure: lunghezza 4,060 m, larghezza 1,695 m, altezza 1,495 m; passo 2,570 m
• accelerazione 0 – 100 m: 9”4/10
• velocità massima: 183 km/h
• consumi: urbano 5,9 l/100 km, extraurbano 3,7 l/100 km, combinato 4,5 l/100 km
• prezzo: con allestimento Exceed 17.800 euro
Anche questa Kodo Design?
E’ il motore poco brillante che mi sconvolge…
Comunque meglio della versione precedente
Ha tanti lati positivi. Ma il motore…