Avere in dotazione un air-bag per le ginocchia del passeggero non è una novità in assoluto, ma in questo caso l’accessorio si fa notare. A bordo di una sportiva di razza quale è la Mustang, per questo air-bag di nuova generazione, primo nel suo genere, Ford ha messo in campo una nuova tecnologia di stampaggio a iniezione, studiato il design per favorire lo spazio e fatto scelte diverse per i materiali, plastici anziché in tessuto .
Su altri veicoli che offrono l’air-bag per le ginocchia del passeggero anteriore, l’accessorio è di norma inserito all’interno di un contenitore aggiuntivo che incrementa gli ingombri e riduce lo spazio disponibile per le gambe.
Sulla Mustang le cose stanno diversamente. Lo afferma in modo chiaro Sean West, responsabile tecnologie di protezione di Ford Motor Company : “Questa tecnologia è il risultato di un approccio innovativo del concetto stesso di air-bag”.
Dopo 1 anno e centinaia di prototipi sono giunti alla soluzione che volevano, addirittura definita “perfetta” dallo stesso West. –
La sacca (che si gonfia in 20 millisecondi) è realizzata in materiale plastico ad alta resistenza (invece del più convenzionale tessuto) attraverso tecnologie di stampaggio a iniezione ed è inserita all’interno del cassetto portaoggetti tra la superficie interna e quella esterna. “Ne è valsa la pena: il nuovo design ci consente di unire 2 diverse funzioni all’interno del medesimo componente riducendo sia il peso sia gli ingombri”.
“Questo sistema di produzione apre un nuovo orizzonte nel campo dell’ingegneria dei materiali applicata ai sistemi di protezione. In futuro, altri air-bag potranno essere realizzati in materie plastiche grazie allo stampaggio a iniezione”, ha aggiunto West. Intanto Ford ha già registrato 23 brevetti.
L’innovativo air-bag per le ginocchia del passeggero fa parte della dotazione di sicurezza di serie della nuova Mustang, che include 8 airbag, tra cui quello per le ginocchia del guidatore, i frontali e laterali. A questi si aggiungono quelli a tendina installati a bordo della versione fastback o, in alternativa, quelli integrati nei poggiatesta anteriori nel caso della convertible, per una protezione superiore anche con il tetto aperto.
Fabrizio Romano