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Presentato il GP Formula 1 di Monza inizia la lotta per mantenerlo

Nella cornice di Expo 2015 è stata presentata alle Istituzioni e ai Media l’86ma edizione del Gran Premio d’Italia di Formula 1 che impegna la pista dello storico impianto brianzolo dal 3 al 6 settembre. Come si sapeva, l’incontro serviva anche per un altro argomento, altrettanto importante: la lotta per mantenerlo questo appuntamento, farlo sopravvivere nel calendario di Formula 1 anche nei prossimi anni.

Come avevamo scritto, dopo l’incontro a luglio, a Londra, con il boss della F1 Ecclestone, Ivan Capelli (presidente dell’Automobile Club Milano) insieme al presidente Sias Andrea Dell’Orto parlarono di “un incontro cordiale e molto positivo”; sembrava tutto a posto insomma. Invece, il contratto tra il circus della Formula 1 e il circuito di Monza per la stagione 2016 è ancora a rischio. La questione è economica (servono tra i 15 e i 20 milioni di Euro). Ecclestone non fa sconti (ha fatto saltare perfino il GP Formula 1 di Germania).

Oltre che per la presentazione di quest’anno, l’evento è servito a dar fuoco alle polveri dei media (MotorAge.it non è mancato) per mantenere questo appuntamento nel futuro calendario della Formula 1, dopo la scadenza del contratto del prossimo anno. Si stanno mobilitando varie Autorità.

 A questo proposito i presidenti di ACI e AC Milano, Sticchi Damiani e Capelli, e il presidente dell’Autodromo Dell’Orto, hanno ringraziato, a partire dal Governo centrale e soprattutto la Regione Lombardia, che (dovrebbe) stanziare un contributo economico del quale beneficerà anche l’autodromo mediante la defiscalizzazione approvata dal Parlamento.

Ovviamente (come puntualizzato anche dal presidente ACI Angelo Sticchi Damiani) servono modalità certe e cristalline per garantire la permanenza di Monza e del Gran Premio d’Italia nel calendario mondiale della Formula 1. E in tempi brevi.

 Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni sembra averla presa a cuore (e torniamo ancora una volta di più a capire il suo incontro con i vertici interessati, il giretto nell’Autodromo con la Ferrari e la visita al Museo della Velocità, che ha aperto a Giugno.

Chi ritiene l’Autodromo di Monza il tempio dell’automobilismo nostrano, tenga a mente che c’è una battaglia in corso.
L’Autodromo è un punto di riferimento nel panorama del motorsport mondiale e tutto sommato una importante vetrina per l’Italia – la sua costruzione nel 1922 ne fa il terzo impianto motoristico fisso al mondo dopo Brooklands (1907) e Indianapolis (1909) –

Mancano 8 gran premi alla conclusione del Mondiale, e la Scuderia Ferrari ha un motivo in più per far sbizzarrire i suoi Cavallini e richiamare gli appassionati.
Il Gran Premio d’Italia a Monza è speciale, per i piloti, per il tipo di tracciato, per il tifo – ha commentato Ivan Capelli. Le squadre hanno preventivato di utilizzare “gettoni” di aggiornamento della Power Unit, ad ulteriore dimostrazione che Monza è per tutti una vetrina di valore.

Ora pensiamo a questo GP Formula 1 – Prove venerdì 4 e prove sabato 5 con qualificazioni. Domenica 6 il via è per le 14.00.
Segnalato un “prologo” per oggi giovedì 3, dalle 16.00 alle 18.00, con la possibilità per i tifosi in possesso di un abbonamento tre giorni di passeggiare di fronte ai box, con possibilità (in queste cose non si sa mai) di monoposto a vista.

Per la cronaca, presenti all’evento Demetrio Albertini, Ambassador per Expo Milano 2015 e Fabrizio Sala, Assessore Regione Lombardia con delega all’EXPO, hanno fatto gli onori di casa dell’evento sportivo il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, il presidente dell’Automobile Club Milano, Ivan Capelli e il presidente della Sias (la società che gestisce l’Autodromo per conto di AC Milano) Andrea Dell’Orto. Con loro il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il sindaco di Monza Roberto Scanagatti, il delegato regionale lombardo del Coni Oreste Perri e il vice sindaco di Milano Francesca Balzani.

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