Da quando non è più parte integrante della Ford, la Volvo ha ritrovato poco a poco la propria autonomia progettuale. In tale contesto si inserisce l’inedita piattaforma modulare CMA, acronimo di Compact Modulare Architecture, appena svelata.
Nuova famiglia di compatte
Rispetto alla piattaforma SPA, riguardante i modelli Volvo più recenti, la più piccola architettura CMA è egualmente avanzata tecnologicamente. Su di essa si baserà una nuova famiglia di vetture compatte, che la Casa di Goteborg presenterà entro il 2017. Data la flessibilità di questa base, potrebbero (il condizionale è doveroso) essere realizzate le più diverse tipologie di auto come la classica berlina e la station wagon, oppure un crossover, senza dimenticare coupé e cabriolet se il mercato lo richiederà. Il tutto sfruttando la modularità della struttura in oggetto, che consente pure un’ottimizzazione dei costi di produzione.
Quando lo zero è fondamentale
Gian Marco Barzan