Un Campionato vivace per la MotoGP che trova la sintesi perfetta della sfida fino all’ultimo proprio in Australia: quartetto da battaglia con un pieno di combattimenti a Phillip Island – Valentino Rossi deve cedere il terzo posto della podio a un “graffiante” Andrea Iannone che ha portato sempre più evidenza il lavoro di evoluzione sulla sua Ducati . Peccato sol per il gabbiano in pista che Iannone non è riuscito a scansare.
Secondo il Lorenzo che non vuole mollare, quello con il cortello tra i denti e la Yamaha a dargli enfasi. Ma non è bastato a contenere un Marquez in formato battaglia, protagonista poi di un ultimo giro epico, da storia del motociclismo.
Rossi, dicevamo, quarto con la Yamaha – ha dato tutto e la “beffarda lucidata” da parte di Iannone e poi la capacità dello stesso di chiudergli la pista, diventano più che altro dei fattori di orgoglio: Rossi ha ancora 11 punti di vantaggio dal compagno Lorenzo, e i numeri gli danno tranquillità.
Marquez segna la sua nuova vittoria animando una gara fitta di spettacolo ed emozioni; è entusiasta Marquez, anfetaminico nel modo in cui ha gestito la gara come tutto il week-end.
Lorenzo aveva provato una fuga, ma poi, vuoi la superiore dolcezza di guida della Honda, vuoi la caparbietà costante con il momento maximo nel tornante finale, Marquez ha strappato il primo gradino del podio di Phillip Island .