Alcune vetture, fin dall’invenzione dell’automobile, hanno richiamato l’attenzione dell’universo femminile. Per la loro forma o per determinate caratteristiche Altre volte, nate femmine, hanno conquistato il mondo.
L’esercizio sarebbe azzardato, ma è inutile negare che l’automobile – non per niente di per sé stesso sostantivo femminile – un forte legame col mondo in rosa ce l’ha. A partire da alcuni modelli che sembrano essere stati creati appositamente per portarselo a bordo, quel bel mondo.
Partendo dai giorni nostri non c’è dubbio che la Lancia Ypsilon sia il modello che per eccellenza riesce a conquistare il gusto delle signore. Sarà per il concetto di stile che porta avanti con orgoglio nei confronti della sua clientela, in grado di affascinare l’universo in rosa, fatto sta che è difficile che una lei dia un parere negativo nei confronti della piccola di casa Lancia. E l’aver scelto come ultima testimonial la bella attrice polacca Kasia Smutniak, una bellezza che piace anche alle donne, è un passo che altro non fa che andare in questo senso.
Altre volte ancora, cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia: l’auto è sempre donna.
Ma anche Clio e Zoe Oltralpe, Fabia e Octavia per il marchio Skoda, e si può anche scomodare una Lotus Elise. L’elenco potrebbe essere lungo ma in ogni caso dovrebbe arrivare alla donna più potente di tutte: quella Mercedes Jellinek il cui nome il padre Emil, rivenditore di Daimler in Francia, portò alla gloria perenne imponendolo per i propulsori di cui era pilota. Prova estrema, se ce ne fosse bisogno, che l’automobile è (anche) femmina. Chi ha il coraggio di dire il contrario?
Marco Infelise
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