La rivoluzione tecnologica ha un enorme impatto sul funzionamento dell’economia e su come le persone si guadagnano da vivere. Questo il punto centrale della terza Conferenza Challengers al Mazda Space di Barcellona – Tecnologia e lavoro –
Scenari interpretati anche dal Premio Nobel per la Pace Jody Williams insieme a una serie di coleghi e professionisti, definiti i ” visionari “.
La Williams ha vinto il Nobel nel 1997 per la sua battaglia sul divieto delle mine antiuomo, e più di recente si è focalizzata sulla robotica. Il suo
Il Dr. Guy Standing, professore all’Università della London’s School of Oriental and African Studies, da parte sua consiglia cautela: nel mirino la globalizzazione, ma anche quel tipo di innovazione miope volta unicamente al profitto. Ciò che avrebbe portato alla formazione del “precariato”, ovvero, mancanza di sicurezza economica. Il Dr Standing è sostenitore di un reddito di base universale e dell’esigenza di creare un nuovo paradigma per i mercati del lavoro in risposta alla mutazione delle difficoltà sociali ed economiche. La miopia è potenzialmente disastrosa.
L’imprenditore sociale e futurista Federico Pistono ha avuto un approccio meno pessimistico, sostenendo come la tecnologia di oggi dia i mezzi per risolvere molti dei problemi più urgenti al mondo, compreso il cambiamento climatico. Altro punto, creando maggiore ricchezza dal meno lavoro (umano), le persone diventano più libere di perseguire i loro reali obiettivi. Il discorso di Pistono – “L’economia di Star Trek: ridiscutere il contratto sociale, reddito di base, e modi per correggere il capitalismo” – segue il suo bestseller del 2012, “I Robots ti rubano il lavoro, ma va bene così”.
Il Dr. Alex Bandar ha chiuso la sessione più o meno sulla stessa linea: è certo che il “ maker movement ” cambierà profondamente in meglio l’economia ispirando gli individui a tradurre le loro idee in realtà.
Ciò che ha accomunato vari interventi è che la rivoluzione tecnologica può portare parecchi benefici a patto che alcuni fattori sociali non rischino di essere trascurati. L’istruzione tecnologica deve poter coinvolgere tutti; ogni classe di reddito deve essere coinvolta in questa nuova ed entusiasmante era. Altrimenti si rischia di creare differenze sul mercato del lavoro che non siamo equipaggiati per gestire.
Foto: Nobel per la Pace Jody Williams al 3° Barcelona Challengers Conference.
Poi, da sinistra – L’economista Guy Standing, il futurista Federico Pistono e il dott. Alex Bandar