Le note forme da city-car della Panda, qualche protezione in più, un po’ di stile K-Way e soprattutto i vantaggi della trazione integrale. Tempo di 4×4 – un plus tecnico di rilievo a differenziare questa versione dalla Panda K-Way a trazione anteriore lanciata a giugno.
Sistema concettualmente abbastanza semplice ma che diventa poderoso se abbinato al peso contenuto e all’agilità della Panda. Un ripartitore e il bloccaggio progressivo simulato dall’elettronica. Il difetto che generalmente gli addebitano i virtuosi ed esperti della trasmissione è la possibile scarsa reattività, il fatto di poter entrare in azione quando il veicolo è già in difficoltà.
In realtà gran parte della problematica risale al passato. Lelettronica si è fatta più svelta, accorta, capace di riconoscere la difficoltà entro questioni di millimetri e centesimi di secondo. Come detto, poi, le caratteristiche intrinseche della Panda, il rapporto peso-potenza, le dimensioni contenute che permettono ai meccanismi di lavorare entro spazi corti, rendono il ” torque on demand ” molto efficace.
Entro i limiti consentiti da forza motrice e articolazione delle sospensioni, permette di superare con disinvoltura situazioni anche complicate. A favorire la capacità di trasferire la forza motrice e sfruttarla sulle ruote che ne fanno miglior uso, è presente nella dotazione di serie di Panda 4×4 K-Way il sistema ESC (Electronic Stability Control) completo di funzione ELD (Electronic Locking Differential). Non sarà un blocco differenziale meccanico e totale come sugli offroad più audaci, ma ne fa le veci attraverso i sensori dell’elettronica. Nei fatti, un ulteriore aiuto attivo alla guida e allo spunto in partenza su percorsi a scarsa aderenza. Neve e pioggia, per esempio.
Un’immagine di city-car per il tempo libero per la Panda 4×4 K-Way, che all’esterno mostra elementi verniciati color titanio come barra frontale porta logo e barre longitudinali sul tetto. Per la carrozzeria la scelta è tra cinque tinte ( bianco, blu, nero, rosso e arancio ) da abbinanare alle calotte dei retrovisori (in giallo, arancio, blu e titanio) e ai coprimozzi personalizzati dal logo K-Way®, lo stesso che si ritrova sugli sticker per gli specchietti.
Di serie, i cerchi in lega da 15’’ bruniti e gli pneumatici M+S (a vantaggio di trazione su fondi a bassa aderenza).
La personalizzazione all’interno mette in mostra il rivestimento sedili in tessuto blu ed eco-pelle grigia (con il logo K-Way® sulla seduta frontale), oltre alla plancia blu e al cruscotto strumenti silver ultrashine. I colori tipici del marchio K-Way® si replicano sulla cover della chiave e sui tappetini in PVC blu. Nelle tasche retro-schienale c’è poi il giubbino ad alta visibilità (creato ad hoc da K-Way® per Fiat).
Al lancio la Panda 4×4 K-Way offre l’alternativa tra due propulsori omologati Euro 6: il benzina 0.9 TwinAir da 85 CV (114 g / km di CO2) e il turbodiesel 1.3 Multijet da 95 CV (117 g / km di CO2).
Per l’occasione Mopar (specialista di riferimento per ricambi e accessori dedicati ai brand di FCA) anche realizzato una linea specifica di accessori, con stilemi e materiali del marchio K-Way® reinterpretati per i clienti del modello Panda (giubbotti impermeabili, borsone, shopper per la donna moderna).
Le versioni speciali hanno solitamente dato uno spunto ulteriore all’immagine del modello e, in questo caso, con la versione 4×4 abbinata agli stilemi K-Way, la strategia di puro marketing potrà tranquillizzare i patemi di FCA e consolidare le potenzialità commerciali già al vertice della Panda.