Dopo la prima mondiale a Francoforte, all’imminente Salone di Tokyo la Toyota svelerà la quarta generazione della Prius. Vettura che nel lontano 1997 ha introdotto la motorizzazione ibrida a benzina e elettrica, aprendo un nuovo capitolo nella storia dell’automobilismo e costringendo gli altri costruttori all’inseguimento.
Parliamoci chiaro: l’estetica della Toyota Prius è sempre stata piuttosto anonima e addirittura bruttina riguardo la prima generazione. Oggi, con il debutto della quarta edizione di questo best seller di respiro mondiale, entra in campo una linea personale e filante con il frontale che si rifà addirittura alle supercar Lexus e la fiancata snella e pulita. Fiancata caratterizzata da una nervatura pronunciata posteriormente, che si raccorda in modo magistrale ai gruppi ottici futuristici. Questi ultimi rendono la parte dietro riconoscibile anche da parecchia distanza. Inoltre, la bella estetica della Prius è funzionale all’aerodinamica, come dimostra il Cx pari a 0.24. Quanto alle tinte della carrozzeria, in Europa la nuova Prius sarà disponibile in Emotional Red (lo stesso colore dell’esemplare in foto), Super White, White Pearl, Dark Blue, Grey, Silver e Attitude Black.
Anche all’interno la Prius denota una notevole personalità, ferma restando la praticità che da sempre contraddistingue il modello. La strumentazione per parte sua è raccolta al centro, compreso il sistema che indica il grado di carica del propulsore elettrico, mentre i sedili sono il giusto compromesso tra buon contenimento e comfort. E a proposito di comfort, tanto anteriormente quanto posteriormente la vettura ha maggiore spazio nei confronti della precedente generazione. Infine, i materiali denotano una cura costruttiva migliore rispetto al passato, dando al tempo stesso la sensazione di una notevole robustezza.
La nuova Toyota Prius associa un propulsore a benzina 1.797 cc da 98 CV a un motore elettrico erogante 72 CV. In dettaglio, l’unità termica è del 40% più efficiente rispetto alla precedente, grazie alla sensibile riduzione degli attriti cui contribuiscono i pistoni speciali, nonché in virtù della fasatura variabile VVT-i di ultima generazione. Il motore elettrico per parte sua è decisamente più compatto rispetto alla precedente edizione, consentendo di ribassare il baricentro, mentre la nuova batteria al nichel metallo idruro risulta oggi con un’autonomia superiore e tempi di ricarica ridotti che saranno resi noti al Salone di Tokyo.
La nuova Prius è basata sulla modernissima piattaforma TNGA (Toyota New Global Architecture), che ha consentito maggiori margini di manovra agli stilisti, nonché l’abbassamento del corpo vettura a pieno beneficio del comportamento su strada. Comportamento che si gioverà delle raffinate sospensioni posteriori a quadrilateri deformabili (un unicum in questo segmento) e anteriori McPherson ottimizzate. In conclusione, la quarta generazione della Toyota Prius potrebbe essere anche molto divertente da guidare; fattore precluso alle precedenti generazioni
Gian Marco Barzan
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