Il marchio svizzero di orologi sfodera, anche con gli ultimi modelli, il suo profondo legame con il mondo delle corse.
Ci sono marchi che hanno legato in maniera indissolubile il loro nome a quello delle corse in auto, per scelta di marketing, spirito di appartenenza o caratteristiche tecniche in comune. Uno di questi è, senza dubbio, il marchio svizzero di orologi Tissot che fin dal 1965 ha mostrato il suo coinvolgimento negli sport motoristici. Per esempio dedicando la collezione Tissot PR516 agli appassionati di gare automobilistiche, realizzando un orologio il cui design è ispirato al volante delle auto da corsa e con un nome, PR, che indicava “Particolarmente Robusto”: Proprio come le auto da corsa.
La storia continua, ed è una storia fatta di legami con tanti campioni costellata di molte vittorie.
Nel 1973, Tissot è sponsor di Alpine, vincitrice della stagione del campionato del mondo Rally, mentre nel 1974 sponsorizza la Porsche alla 24 Ore di LeMans. Nel 1976 Loris Kessel è sponsorizzato da Tissot , che dal 1976 al 1978 sponsorizza la scuderia Ensign (Jacky Ickx, Clay Regazzoni, Jacques Laffitte e Jean-Pierre Jabouille) in Formula Uno. Tanto che nel 1978 nasce proprio la collezione Tissot F1, un successo declinato in diversi modelli. Dal 1979 al 1984, il marchio svizzero segue invece la scuderia Lotus (Mario Andretti, Carlos Reutemann, Elio de Angelis e Nigel Mansell), mentre dal 1977 al 1982 Tissot sponsorizza la scuderia Renault (René Arnoux).
Venendo ai giorni nostri, i rinnovati modelli Tissot PRS abbinano ai nostalgici elementi di design che ricordano i circuiti, le più recenti innovazioni dell’orologeria svizzera. Su alcuni di questi modelli, il movimento è visibile ancora in azione attraverso il particolare fondello modellato a guisa di volante di un’auto sportiva dei tempi storici. Infine, spazio alla pista: grazie alla rinnovata partnership con la famosa casa automobilistica francese Alpine, Tissot lo scorso giugno ha avuto di nuovo l’occasione di misurarsi sulla pista a bordo della Alpine A450B n°36 pilotata da Nelson Panciatici, Paul-Loup Chatin e Vincent Capillare durante la gara a Le Mans.
