Se sarà un assalto o se sarà un’impresa ardua si capirà presto. Di certo i conti hanno il banco su un terreno infuocato, in una categoria difficile. La nuova Tipo è nata come berlina tre volumi a 4 porte – secondo il progetto di un’auto “globale” low-cost . Da 14.500 a 19.900 Euro il listino confezionato.
Comunque sia l’abito con il quale Fiat riveste Tipo ha lo scopo di rappresentare una berlina media con compiti da world-car, ovviamente moderna e funzionale, ma anche ” low-cost “. Non va a calpestare il campo premium. Come ha detto Marchionne : Fiat Tipo punta al mercato di 40 paesi contando su dei prezzi molto competitivi.
Gli ordini sono aperti signore e signori; e la nuova Fiat Tipo inizia il suo cammino.
Negli showroom italiani Fiat Tipo è proposta negli allestimenti: Opening Edition e Opening Edition Plus. Gli ideali del “value for money”, del rapporto qualitù-prezzo sono elemento strategico della famiglia. Dotazioni pratiche in una gamma semplice.
Il listino prezzi – da 14.500 euro per la Tipo Opening Edition col motore a benzina 1.4 da 95 CV e 19.900 euro per la Tipo Opening Edition Plus Diesel 1.6 Multijet II 120 CV .
Per Tipo Opening Edition Plus con il turbodiesel 1.6 Multijet II 120 CV l’equipaggiamento standard cresce e comporta il sistema multimediale Uconnect 5’’ Radio Nav con il nuovo sistema di navigazione touch TomTom 3D, volante in pelle, telecamera posteriore. Poi, i cerchi in lega serie “diamantati” alzano la misura a 17’’, si introducono il cruise control. Già compresi sedile guida con regolazione lombare, bracciolo posteriore e pack sensori (rimangono optional il kit fumatori e, purtroppo, la ruota di scorta in dimensioni normali).
Per la nuova Fiat Tipo il team di progettazione ha calibrato le dimensioni: sufficienti per essere credibile come vettura da viaggio in famiglia, non troppo ingombrante per muoversi in ambito urbano.
Nella fase di lancio, alla Opening Edition è stato dato il compito di fare un po’ da “effetto calamita” con il prezzo promozionale di 12.500 euro.
Bando alla nostalgie – Come per 124 Spider (epico modello riportato grazie al progetto in collaborazione con Mazda e la sua MX-5) Fiat ha voluto riprendere un nome emblematico come Tipo – forse più discutibile per la poca assonanza caratteriale e di forme con la media-compatta del 1988, ma chissà: potrebbe risultare firma di riconoscimento per la buona commercializzazione nell’area Emea . Una firma che richiama allo stile italiano. Produzone però in Turchia nella fabbrica Tofasş di Bursa (secondo l’annunciato progetto Aegea ).
E il fatto che l’abbiano approntata anche per una priemier in Medio Oriente sotto i riflettori del Salone di Dubai ne è ulteriore conferma. Lo stile italiano quando trattato bene, paga.
Oggi VW Passat Skoda Octavia Seat Exeo, Hyundai o Chevrolet si aggirano sul campo in cui va a giocare la Nuova Tipo. Altrimenti si devono cambia razza di auto e impegno economico nelle berline tre volumi, quelle che si trasformano da berlina di famiglia a modello di rappresentanza.
Ma questo non era l’obiettivo di Fiat e soprattutto del gruppo FCA che ha già altri brand a cercare di acchiappare il genere ” manager gioiellino “. No. Fiat ha fatto quanto gli compete. E la Tipo tre volumi copre tutto sommato uno spazio in cui Fiat sa utilizzare le sue armi. Funzionalità, assistenza su larga scala, prezzo competitivo e concretezza. A costo di rinunciare a più innovative raffinatezze high tech.