Stando a un articolo di Automotive News, il debutto sul mercato dell’attesissima Alfa Romeo Giulia sarebbe (il condizionale è doveroso) slittato di sei mesi. Al momento la notizia non è stata smentita da FCA, ma ritardi del genere sono piuttosto frequenti nel mondo dell’auto specie se, come avviene per la berlina di Arese, si è partiti in tutto e per tutto dal classico foglio bianco.
In giro per il mondo ci sono tantissime Giulia in collaudo, secondo un programma molto fitto di sperimentazione su strada, pista e nelle condizioni climatiche le più differenti. Il perché è presto detto: l’Alfa Romeo non può più permettersi di sbagliare, tanto è vero che nel delineare il nuovo modello l’obiettivo è stato quello di diventare la migliore della propria categoria non solo in termini prestazionali e dinamici, ma anche sotto il profilo della qualità complessiva. E proprio quest’ultima potrebbe essere oggetto di un tocco finale di perfezionamento, che giustificherebbe il ritardo di 6 mesi prospettato da Automotive News. Infine, per quanto concerne le performance e il comportamento su strada e in pista, siamo certi che la Giulia abbia raggiunto risultati anche migliori rispetto a quanto previsto dai suoi progettisti.
Premesso che in questo caso siamo nel campo delle ipotesi più remote, uno dei motivi per i quali l’Alfa Romeo Giulia potrebbe ritardare è il debutto negli ultimi mesi della Jaguar XE. Ebbene, quest’ultima si è rivelata un passo avanti in termini di guidabilità complessiva rispetto alla BMW Serie 3. BMW che, non è un mistero, è stata tenuta in gran conto dai progettisti Alfa Romeo nel delineare la nuova berlina. Può darsi, infatti, che la Jaguar XE abbia offerto nuovi spunti in fase di analisi della concorrenza proprio perché a oggi, tra le berline del Segmento D a listino, è la migliore in assoluto sotto il profilo di tenuta di strada, stabilità e maneggevolezza. E, detto molto francamente, tali aspetti hanno sorpreso favorevolmente in tutto il mondo. Infine, pure il completamento della rete vendita secondo l’accorpamento Alfa Romeo e Jeep potrebbe richiedere tempi più lunghi del previsto. E una Giulia con motore di origini Ferrari da 510 CV non la puoi certo esporre a fianco alle Ypsilon e alle Panda.
Come accennavamo in apertura, nel progettare l’Alfa Romeo Giulia si è partiti dal classico foglio bianco. Occorreva, infatti, tornare a una berlina con motore longitudinale, trazione posteriore, distribuzione dei pesi 50-50 sui due assi, sospensioni raffinate e motori con potenze superiori a ogni concorrente diretto. Tutte caratteristiche appartenenti al “dna” delle migliori Alfa di un tempo, che andavano ricreate. E così è stato, realizzando su misura dal primo all’ultimo degli elementi, con tutti i processi di “rodaggio” conseguenti. Processi che possono giustificare benissimo l’ipotizzato rinvio di 6 mesi, come è avvenuto, guarda caso, per l’Alfa 164 dal marzo al settembre del 1987. Anche allora non ci si poteva permettere di sbagliare, vi fu un supplemento di collaudi e la vettura fu uno dei più grandi successi commerciali nella storia dell’Alfa Romeo. Esattamente quello che ci si aspetta dalla Giulia, temuta da alcuni concorrenti con buona pace delle loro smentite.
Gian Marco Barzan